Dallo schiaccianoci al frullatore

From Nutcracker to Mixer

Dallo schiaccianoci al macinacaffè, passando per il passaverdura: i “manodomestici” messi a confronto con i pronipoti, ovvero gli elettrodomestici. Con Switch on, dal 9 al 22 aprile alla Biblioteca Umanistica dell’Incoronata (corso Garibaldi 116, Milano) Anty Pansera e Mariateresa Chirico raccontano il mutamento degli stili di vita attraverso gli oggetti – funzionanti a mano o elettrici – che hanno portato alla rivoluzione sociale e antropologica che, in cento anni di economia domestica in Italia, hanno cambiato il modo di gestire l’ambiente casalingo, modificando il ruolo della donna dentro e fuori casa. In mostra, varie tipologie di oggetti per differenti usi – pulire la casa, preparare e cuocere il cibo, conservarlo – accompagnati dalla storia di grandi marchi come Alessi, Folletto, Elica.

From the nutcracker to the coffee grinder, passing through the vegetable mill: traditional household utensils compared with their great grandchildren, the electric appliances of today. With Switch On, from 9 to 22 April at the Biblioteca Umanistica dell’Incoronata (Corso Garibaldi 116, Milan), Anty Pansera and Mariateresa Chirico explore changes in lifestyle through the objects – whether hand-operated or electric – that have made contribution to the social revolution that, in a hundred years, has changed the way the domestic environment is managed in Italy, modifying the woman’s role inside and outside the home. On display, object with different uses – cleaning the house, preparing and cooking food – accompanied by the history of brands as Alessi, Vorwerk and Elica

In mostra a Milano gli attrezzi che in un secolo hanno rivoluzionato la casa e il ruolo della donna

On show in Milan the devices that have revolutionized the home and the role of the woman over the course of a century

citrus-squeezer

La casa OE ad Alforja, Catalogna, impiega materiali industriali per creare una residenza ricca di variazioni legate al clima. Il progetto di Cristina Goberna e Urtzi Grau (Fake Industries Architectural Agonism) con studio Aixopluc di Reus risponde al desiderio dei committenti: una casa per l’estate al piano terreno e una per l’inverno al primo piano, per poter migrare da un piano all’altro a seconda degli stati d’animo e del tempo. Studiando l’architettura rurale della zona, ma anche esempi del modernismo quali le Maison Jaoul di Le Corbusier a Parigi o le prime Houses a Los Angeles degli anni Cinquanta, i progettisti hanno combinato elementi della costruzione spontanea, le volte catalane in mattoni, con componenti prefabbricati importati. Il progetto, pensato come un “un cadavre exquis”, secondo gli autori (come nei giochi dove si disegnano le parti di una persona, ripiegando il foglio in modo che ne esca una figura sorprendente) è avvolto da una membrana plastica che riprende il tema locale della persiana. La piccola casa inverte la logica costruttiva convenzionale: più vuoto e leggero al piano terreno e più denso e pesante al primo piano. (Fabrizio Gallanti)

Alessi, spremilimoni / Mandarin by Stefano Giovannoni.