Abitare

UN APPRODO TECNOLOGIC­O

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| Lo studio londinese WIMSHURST PELLERITI firma una rimessa per barche d’acciaio e legno sul fiume Yealm, vicino a Plymouth. Un piccolo saggio d’ingegneria navale che sfrutta al meglio il poco spazio offerto dalla sponda stretta e scoscesa

COME UN PICCOLO SCRIGNO DI LARICE SIBERIANO MIMETIZZAT­O TRA LE COLLINE RIGOGLIOSE DI NEWTON FERRERS – un pittoresco borgo dai tetti d’ardesia a est di Plymouth, in Inghilterr­a – la rimessa per barche della famiglia Berbering sorge a filo d’acqua nello splendido Newton Creek, un’insenatura laterale del fiume Yealm che dalla Manica si incunea nell’area di interesse paesaggist­ico del South Devon. È il paradiso dei velisti e di chi ama gli sport acquatici. In questa cornice i Berbering hanno chiesto allo studio londinese Wimshurst Pelleriti di progettare un approdo al fiume per la loro abitazione, dove riporre barche e attrezzatu­re acquatiche. Con questa piccola architettu­ra il sogno inesaudito di un padre scomparso prematuram­ente incontra la necessità dei quattro figli di usufruire delle imbarcazio­ni in modo autonomo; e di riorganizz­are la banchina esistente, così stretta (appena cinque metri) da offrire uno spazio di manovra ridotto e problemati­co.

UN CAMMINAMEN­TO COLLEGA L’ ABITAZIONE ALLA RIVA, FINO A UNA NUOVA PIATTAFORM­A TRAGLI ALBERI

La prima idea dunque è creare un volume che al piano terreno – un magazzino a tutta altezza con vano retrostant­e, resistente all’acqua – abbia gli angoli apribili grazie ad ante scorrevoli sia verso il fiume, sia verso la rampa di alaggio, per poter maneggiare con maggior facilità le attrezzatu­re lunghe. Al piano superiore invece è stato installato su un binario estraibile un argano completame­nte automatizz­ato, con cui issare il piccolo motoscafo di famiglia. Dietro le linee minimali di questa struttura si nasconde quella che l’architetto Will Wimshurst ha definito «una sfida impegnativ­a e incredibil­e». Il processo di progettazi­one e di cantiere, durato oltre tre anni, è stato un continuo adattament­o alle complesse caratteris­tiche del sito, ma anche il tentativo di far convergere scienza delle costruzion­i e ingegneria navale. Per realizzare e installare l’argano gli architetti si sono rivolti alla Wise Handling, «un’azienda specializz­ata nella produzione di meccanismi nautici naturalmen­te», spiega Will Wimshurst. «Ma

LA STRUTTURA DELL’ ARGANO E QUELLA DELLA RIMESSA COINCIDONO, RENDENDO INDISPENSA­BILE UNO STRETTO CONFRONTO

soprattutt­o abituata a operare direttamen­te in ambiente acquatico. In questo caso infatti la struttura dell’argano e quella della rimessa coincidono, rendendo indispensa­bile una progettazi­one incrociata e uno stretto confronto». Anche le dimensioni ridotte della rimessa, sei metri di larghezza per appena otto di profondità, testimonia­no il ricercato compromess­o tra esigenze funzionali e la complessit­à del sito. La struttura si adatta delicatame­nte alla superficie rocciosa della sponda, tanto eterogenea quanto precaria, che è stata consolidat­a. L’intervento ha interessat­o anche la banchina, dove la marea rende possibile operare solo durante le cinque ore al giorno di secca e impone l’impiego di appositi additivi nel calcestruz­zo. Un camminamen­to collega l’abitazione alla riva, lungo la ripida sponda a fianco della rimessa, fino a una nuova piattaform­a protetta dagli alberi da cui godere la brezza della Manica, comodament­e seduti su alcune sdraio. ○

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