NOBILE ARTE
Nasce dall’esperienza nel restauro la collezione di arredi e oggetti del conte . Venti pezzi d’autore dove l’inventiva si colora di eccentricità.
Da 15 anni, Benedikt Bolza vive in Umbria, nella tenuta di Reschio, con sua moglie Nencia e i cinque figli. Dopo una laurea in architettura alla University of Westminster, ha deciso di dedicarsi al restauro e alla gestione della proprietà di famiglia. Ora ha realizzato una collezione di arredi e oggetti, chiamata Perché una linea di mobili e lampade? «Spesso ho notato una carenza nell’offerta di oggetti appropriati per i miei progetti di restauro. E poi l’abilità di artigiani, falegnami, fabbri con i quali lavoro sulle case che restauro mi ha spinto a creare qualcosa di nuovo». Come definirebbe la sua collezione? «Come una combinazione di alto artigianato e design moderno e immaginativo. Con un tocco di eccentricità, che probabilmente deriva dalla vena artistica propria della nostra famiglia». Quali sono le sue principali caratteristiche artigianali? «Ogni oggetto si differenzia per il design e lo stile innovativi. Lo stesso vale per la scelta dei materiali: ottone, bronzo, legno di quercia, cuoio e stoffe di cotone e seta di qualità eccelsa. Ma ogni tanto si discostano dalla tradizione per il modo in cui questi materiali vengono utilizzati o accostati. Penso per esempio al coffee table in bronzo patinato: dà un’impressione di movimento che ricorda il marmo».