EDITORIALE.
Sul suo ruolo nell’ inconscio collettivo (liquido amniotico, grembo materno) hanno lavorato gli psicologi; su quello
SOCIALE – specie in America, simbolo di successo eppure non inaccessibile, hanno scritto in molti, ma forse tra tutti vale la pena ricordare il racconto di John Cheever «The Swimmer» del 1964, in cui il protagonista decide di tornare a casa sua nuotando attraverso tutte le piscine della contea – quante cose scoprirà, di sé e degli altri, sotto la superficie dell’acqua, e quale sorpresa lo aspetta al ritorno a casa.
LA PISCINA è protagonista di questo nostro numero d’agosto: ce ne sono due nelle diverse COPERTINE con cui « AD» è in edicola – una cristallina in Sudamerica, una tropicale a Goa, al lettore scegliere quella che preferisce. E ce n’ è almeno una in tutte le case fotografate: quella affacciata sul Mediterraneo a Pantelleria, quella indoor/outdoor nel Tigullio, quella che brilla nella sera toscana. Mentre il mare è pericolo e ignoto, la piscina circoscrive, racchiude e protegge; promette ORDINE e controllo: chissà se reale, o magari soltanto apparente. La più ANTICA del mondo si trova in Pakistan: risale al Terzo millennio avanti Cristo, misura 12 metri per 7, probabilmente era riscaldata. La più grande è in Cile, è lunga 1.013 metri per una superficie di 8 ettari, come 12 campi da calcio. La più profonda, 42,15 metri, è in provincia di Padova. Secondo una classifica del «Financial Times», quella più famosa della storia della LETTERATURA si trova nella villa di Jay Gatsby – aspetta il protagonista fin dalle prime pagine del racconto, e si capisce presto che giocherà un ruolo chiave proprio alla fine della storia. Attorno ad essa il film di Baz Luhrmann sviluppa alcune delle scene corali più spettacolari della storia del CINEMA. «La Piscine», celebre dramma del 1969 con Alain Delon, Romy Schneider e Jane Birkin, tornerà presto sugli schermi nel remake firmato da Luca Guadagnino – se il tocco del regista sarà felice come nella sua precedente pellicola «Io sono l’amore», in cui risplendeva Villa Necchi Campiglio a Milano, c’ è da credere che anche la casa-set di Pantelleria diventerà luogo di culto.
Vuote, sono state territorio di conquista per gli SKATEBOARDER californiani già attorno ai primi anni 70, assurgendo così a luogo fondante di una controcultura destinata a influenzare, anche grazie alla musica e ai videoclip, generazioni di teenager.
EMANUELE FARNETI
direttore.ad@condenast.it