AD (Italy)

La f iera aumentata

Aria di cambiament­o alla di Parigi, che si fonde con Paris Tableau e che, soprattutt­o, diventa annuale. E intanto si consolida la presenza degli italiani.

- DES ANTIQUAIRE­S di SONIA S. BRAGA BIENNALE Nudo di fanciulla

Epoche e stili. a lato: scudo con Medusa di Arnold Böcklin (Maurizio Nobile, Bologna, Parigi). sopra: vaso di Sèvres, 1815 (Antonacci Lapiccirel­la Fine Art, Roma). in alto: scrivania di Marc du Plantier, 1957 (Galerie Jacques Lacoste, Parigi). sotto: di Alexander Calder, 1971 (Robertaeba­sta, Milano). Vocazione sempre più internazio­nale per la 28a Biennale des Antiquaire­s di Parigi, che dal 10 al 18 settembre nelle sale del Grand Palais ospiterà 122 gallerie provenient­i da tutto il mondo, il 36% in più rispetto all’ultima edizione. Con una grande novità: la Biennale, che precede di dieci giorni quella di Roma (vedi pag.74) d’ora in poi si terrà ogni anno, anziché due. Si apre così un nuovo capitolo nella storia della fiera presieduta da Henri Loyrette, ex direttore del Louvre, che punta su un contesto eclettico, che spazia dall’archeologi­a al modernaria­to. Un’altra notizia che ha fatto parlare è la fusione con Paris Tableau, il famoso salone dedicato agli antichi maestri, dal Medioevo all’Ottocento. «È un’importante novità», sottolinea Maurizio Nobile, che espone dipinti e disegni dal XV al XIX secolo, tra cui un’opera di Arnold Böcklin e un ritratto a firma di Guercino. A Parigi è cospicua la presenza degli antiquari italiani. «Il gusto dei collezioni­sti rivela un notevole interesse per la pittura e le arti decorative italiane, purché di eccezional­e qualità», spiega Alberto Di Castro, che affiancher­à una tela del pittore caravagges­co Louis Finson a preziosi oggetti da Wunderkamm­er. Per la prima volta alla Biennale, Antonacci Lapiccirel­la Fine Art presenta opere dal ’700 ai primi del ’900: tra queste una coppia di vasi fuseaux della manifattur­a imperiale di Sèvres, e un di Boldini, il ritrattist­a della Belle Époque. La galleria milanese Robertaeba­sta punta sul dialogo tra arte contempora­nea e design del XX secolo, con una libreria di Gio Ponti e opere di maestri come Calder e Bonalumi. «In generale le eccellenze italiane sono sempre più apprezzate all’estero», afferma la titolare Roberta Tagliavini.

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Paysage
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