Il mobile? È mobile
Uno scultoreo poliedro che si trasforma in seduta, giaciglio, superficie d’appoggio e oggetto decorativo. qbo è un ingegnoso arredo metamorfico inventato dall’artista . Si produce su ordinazione.
Rompicapo. sopra: Marc Kalinka e
in alto e a destra: chiuso (90x90x90 cm) e aperto nella posizione di seduta multiposto. WHO’S WHO Come un gioco. ha nobili ascendenze, si ispira al Tangram cinese, agli origami, al cubo soma del matematico danese Piet Hein. Si tratta di un poliedro archimedeo, una specie di cubottaedro composto di cubi e cunei tra loro connessi che si scompongono e ricompongono per assumere venti diverse posizioni, alcune solo scultoree, altre funzionali a comportamenti domestici come il sedersi, il riposare, il convitare, il leggere e lo studiare. L’inventore di questo ingegnoso e divertente “rompicapo d’arredo” è Marc Vincent Kalinka, un artista immaginifico, conceptual-pop, provetto in videoart, che di recente si è scoperto una vena di designer. Racconta: «A lavoro da tanti anni. All’inizio lo pensavo come un’opera d’arte, con ogni faccia latrice di immagini di volta in volta scomponibili e ricomponibili. Poi, valutato il suo polimorfismo, ne ho fatto un oggetto d’arredamento capace di mille impieghi». Sembra pesante, insinuiamo, difficile da maneggiare. «No, è leggerissimo, la struttura è in resina, il rivestimento è uno strato di legno antico ossidato al sole, una “pelle” che gli conferisce l’aspetto dei vecchi mobili fatti a mano. Il suo segreto sono le giunzioni invisibili che consentono di cambiarne la forma: le ho studiate con un gruppo di giovani architetti e designer, i Supercake. La produzione è invece affidata agli eccezionali artigiani di Haute Material con cui mi ha messo in contatto l’amico, grande orafo e designer, Renato Geraci».