Bestiario creativo
Gli animali dell’ARCA prendono vita in una preziosa e ironica collezione di gioielli firmata Van Cleef & Arpels. Dove si celebrano la natura e l’amore.
Si entra in una grande scatola nera, dove il buio è interrotto solo dallo scintillio degli scrigni che custodiscono i gioielli: è la pancia di una nave, l’Arca, che lo scenografo Robert Wilson ha inventato per ospitare la nuova collezione di Alta Gioielleria di Van Cleef & Arpels, trasformando l’evento in una mostra che da Parigi viaggerà poi in tutto il mondo. Sessanta le coppie di animali che “abitano” questa preziosissima Arche de Noé (tutte le spille sono pezzi unici, realizzate dai maîtres della Maison – anche 120 ore di ritaglio per dare alle ali dei gufi la forma desiderata), legate a una grande tradizione orafa e testimoni di un mondo positivo, di un paradiso da salvare: procioni, gufetti, pinguini, scimmie e tucani, oltre a tre animali immaginari, Pegaso, l’unicorno e la Fenice. Legati tra loro, celebrano anche i valori dell’amore e dell’affetto. «Le coppie sono state concepite nel desiderio di semplicità e poesia», spiega il Ceo di Van Cleef & Arpels Nicolas Bos. «Danno un messaggio ottimista, positivo». Profondamente legati al dna della Maison fin dalle sue origini, gli animali di questa nuova collezione, maestosi nei materiali (diamanti, oro bianco, rosa e rosso, rubini, zaffiri e pietre dure, oltre ai rari sugilite e crisoprasio, lavorati artigianalmente) e ironici nella realizzazione, sono ritratti insieme su un ramo o in volo e compaiono in una parata immaginifica a bordo dell’arca di Noè. Un magnifico racconto a lieto fine, metafora della vittoria del bene sul male, della pace sul caos. Un concetto che sta alla base dell’allestimento curato da Robert Wilson: «Nel buio si intravede la luce», dice, «lo spazio stesso è circoscritto dalla luce. Talvolta è molto chiaro, talvolta è molto scuro. A me interessa