INEDITE ALCHIMIE
Una ricercata semplicità combinatoria caratterizza la ristrutturazione in CHIAVE MODERNA di un appartamento all’ultimo piano di un aristocratico palazzo del ’700. Nel cuore della vecchia Parigi.
Un mare di tetti. La formula è di Paul Morand, il grande scrittore-viaggiatore autore de ma sembra scritta apposta per descrivere la vista spettacolosa che si impone allo sguardo una volta aperte le finestre di questa casa nel cuore di Parigi. Les Invalides, la Tour Montparnasse, il Centre Pompidou, il Panthéon appaiono vicinissimi, come a portata di mano. «Una felicità quotidiana», confida con un sorriso Grégoire Marot, il fortunato proprietario di questo belvedere situato all’ultimo piano di un edificio risalente al 1715. Titolare di un’importante agenzia di comunicazione, aggiunge con orgoglio: «Siamo in un posto di rispetto: il palazzo dell’ultimo incaricato di sorvegliare Porte Saint-Martin e Porte du Temple». Non stupisce dunque più di tanto che lui, parigino doc con un forte feeling per le cose della sua città, si sia gettato con entusiasmo nell’impresa di ristrutturare e restaurare per intero questo appartamento. Con l’aiuto degli architetti Régis Larroque e Federico Masotto ne ha reinventato il layout includendo tre locali di servizio adiacenti e la porzione superiore delle scale. Parola d’ordine dell’intervento: semplicità. Dei volumi, degli spazi, dei percorsi. Fluendo dalle finestre, tu andosi dai lucernari aperti sul tetto, un suggestivo chiarore avvolge i vari ambienti Riflessioni. a destra: nello specchio vintage si riflette il soggiorno della casa parigina di Grégoire Marot. La scultura metallica Reflection è di Curtis Jeré. pagina precedente: tavolo di Meubles et Fonction, arredi vintage. La “nuvola azzurra” è opera di JeanBaptiste Marot, la foto dei due bambini è di Boris Mikhailov, la testa di camoscio di Julien Salaud (Galerie Suzanne Tarasieve).