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Nel bosco del tempo

Il ciclo vitale della natura è protagonis­ta delle opere di esposte a Roma, al Palazzo della Civiltà Italiana.

- GIUSEPPE PENONE di GAIA PASSI Matrice Foglie di Pietra

Un paesaggio surreale accoglie i visitatori nel Palazzo della Civiltà Italiana: lungo le navate dell’iconico edificio che domina il quartiere romano dell’Eur sembra essere cresciuta misteriosa­mente una foresta dalle forme scultoree. Non sono alberi, ma le opere di Giuseppe Penone, uno dei più importanti artisti contempora­nei: le sue creazioni sono protagonis­te della mostra “Matrice”, prima esposizion­e di arte contempora­nea inaugurata da Fendi all’interno del Palazzo che dal 2015 è quartier generale della Maison.

La mostra, curata da Massimilia­no Gioni – direttore artistico del New Museum di New York e direttore della Biennale di Venezia del 2013 –, è concepita come un dialogo tra le opere d’arte e le architettu­re monumental­i del Palazzo, che ricordano i dipinti metafisici di Giorgio de Chirico: agli elementi marmorei dell’edificio si contrappon­e il legno vivo delle sculture. Quindici i lavori esposti, realizzati da Penone dal 1970 a oggi e in parte inediti. Uno dei più spettacola­ri è (2015), che dà il nome all’esposizion­e, una scultura lunga trenta metri in cui una forma di bronzo è incastonat­a in un tronco d’abete. «Gli alberi ci appaiono solidi, ma se li osserviamo attraverso il tempo, nella loro crescita, diventano una materia fluida e plasmabile», spiega l’artista. «Un albero è un essere che memorizza la sua forma e la sua forma è necessaria alla sua vita, quindi è una struttura scultorea perfetta, perché ha la necessità dell’esistenza». Giuseppe Penone – uno dei più grandi scultori viventi nonché unico italiano ad aver esposto nella reggia di Versailles – rappresent­a, attraverso le sue opere, le forze della natura, il passare del tempo incarnato nella materia organica, la comunione e lo scontro tra presenza umana e natura.

Con questa mostra, in programma fino al 16 luglio, Fendi rafforza il suo legame con la città di Roma e conferma il proprio impegno a sostegno dell’arte e della cultura, dopo il restauro della Fontana di Trevi, del complesso delle Quattro Fontane e di altri monumenti storici. La Maison ha in serbo un altro omaggio per la sua città: ad aprile la scultura (2016) di Giuseppe Penone sarà installata in modo permanente in largo Goldoni. Due gigantesch­i alberi di bronzo – alti rispettiva­mente 18 e 9 metri – intreccian­o i loro rami per sollevare a cinque metri da terra un blocco di marmo scolpito di undici tonnellate: un’opera che celebra la sintesi profonda tra il passare del tempo naturale e quello umano ed evoca il passato grandioso della Città Eterna.

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