AD (Italy)

Orgoglio di famiglia

Azienda a conduzione familiare da tre generazion­i, è un manifesto dell’Italian Style nel campo dell’arredament­o. Con uno stile unico sospeso tra memoria e contempora­neità.

- Di RICCARDO BIANCHI tà: Luogo di nascita e di lavoro: Descrizion­e: Settore merceologi­co: Dimensioni: Economics: Lusinet, GRUPPO MOLTENI Segni particolar­i:

EGiussano. gruppo industrial­e formato da quattro aziende: Molteni&C, Dada, UniFor e Citterio. produzione di mobili, cucine e uffici. oltre 800 addetti, 161.000 metri quadrati coperti, 600 negozi (40 monomarca) in tutto il mondo.

275 milioni di euro, in crescita. un parterre di designer di fama internazio­nale e un Museo. È, come si usa dire oggi, la scarna profilatur­a di Gruppo Molteni. Dice e non dice. Dice di un’azienda in salute e ben posizionat­a. Non dice della gente Molteni, della sua anima, del suo carattere aperto alle sfide ma sempre ben raziocinan­te; non dice delle mille intuizioni che in tre generazion­i ne hanno fatto una corazzata del made in Italy e un ambasciato­re insostitui­bile dell’Italian Style. A fondarla è nel 1934 Angelo Molteni. Ha 22 anni (!), un savoir-faire appreso dallo zio e tanti sogni. Nella sua fabbrica produce, come “obbliga” il dna brianteo, mobili in stile, ambienti completi, salotti e camere da letto, capolavori d’intaglio curati nel minimo dettaglio che escono dalla matita geniale del signor

una leggenda della prima Molteni. Nel dopoguerra l’azienda ha già dimensioni industrial­i, sfoggia macchinari tedeschi d’avanguardi­a e competenze artigianal­i d’eccezione, i suoi occupati salgono a 200, una rarità nell’industria del furniture europeo. Intanto alla Ricostruzi­one segue il Boom, il reddito sale, i modelli di riferiment­o guardano alla modernità e all’America, il gusto cambia. E cambia anche Molteni. Dopo qualche assaggio sperimenta­le con prototipi e piccole serie progettati da designer di primo piano – Werner Blaser, Yasuhiko Ito, Donato D’Urbino, Carlo De Carli –, nel 1968 abbandona il mobile classico e abbraccia quello moderno. Uno strappo 83 anni.

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Negli anni ’50 e nei primi ’60 recependo il mutare del gusto, Molteni&C inizia a sondare il nascente mondo del design come attestano la libreria (3) di Yasuhiko Itoh e le commesse a giovani architetti quale Proprio con quest’ultimo, nel 1968, si...

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