Fragile avanguardia
Ettore Sottsass è stato uno dei più grandi innovatori del linguaggio del design. I suoi oggetti hanno interpretato e ridefinito la poetica radical, pop, concettuale e postmoderna. E questa inesauribile forza creativa si ritrova anche nelle trasparenze dei
Forme primarie. A DESTRA: Kachina 16 A DESTRA: IN BASSO Upupa «Ho cercato di uscire dall’oggetto quotidiano e ho provato a fare Vetri con la maiuscola»: così Ettore Sottsass descriveva l’avventura creativa che corre parallela alla sua carriera di progettista proiettato verso un nuovo lifestyle. Nella storia del vetro d’arte le sue creazioni sono sinonimo di totale libertà espressiva, di un design iconoclasta e folgorante, di innovazioni tecniche e formali. «Il vetro è un materiale pazzesco, misterioso, trasparente, fragile: dietro c’è un universo di esperienze secolari». Era il 1947 quando all’VIII Triennale di Milano presentò il pezzo unico un vaso che ricordava la coeva lavorazione muranese a filigrana. Da allora Sottsass non ha mai smesso di sperimentare, trasferendo nei suoi oggetti la vitalità del colore, la poetica dell’assemblaggio, la passione per l’arte. La mostra “Ettore Sottsass: il vetro”, allestita sull’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia (dal 10 aprile al 30 luglio), esplora per la prima volta tutte le fasi della sua produzione dal 1947 al 2007. Curata da Luca Massimo Barbero, l’esposizione riunisce circa 200 pezzi tra oggetti e disegni, in un allestimento firmato da Annabelle Selldorf, tra i più talentuosi architetti del nostro tempo. All’immaginario femminile della città lagunare è ispirata la prima serie della metà degli anni ’70 realizzata per Vistosi, che comprendeva pezzi iconici come
Diversamente classiche e altrettanto giocose sono le sculture di Memphis, realizzate per Toso Vetri d’Arte (1982-1986). L’attenzione è tutta sugli accordi cromatici e sull’ars combinatoria, una palette che rimanda a Luigi Spazzapan, suo maestro dichiarato. Gli anni successivi sono ricchi di collaborazioni, dal rigore compositivo delle lampade policrome per Venini all’esperienza con il Cirva (Centre International de Recherche sur le Verre et les Arts plastiques) di Marsiglia. In mostra, una prima assoluta: ventuno sculture destinate alla Millennium House di Saud Al-Thani, sceicco del Qatar. Ettore Sottsass Jr. Valentine.