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Fragile avanguardi­a

Ettore Sottsass è stato uno dei più grandi innovatori del linguaggio del design. I suoi oggetti hanno interpreta­to e ridefinito la poetica radical, pop, concettual­e e postmodern­a. E questa inesauribi­le forza creativa si ritrova anche nelle trasparenz­e dei

- VENEZIA. di SONIA S. BRAGA di Ettore Sottsass per il Cirva di Marsiglia, 2009-2011. il vaso in ceramica e vetro, prodotto da Vetreria Etrusca, 2003. Vetro, Schiavona. Morosina, Dogaressa,

Forme primarie. A DESTRA: Kachina 16 A DESTRA: IN BASSO Upupa «Ho cercato di uscire dall’oggetto quotidiano e ho provato a fare Vetri con la maiuscola»: così Ettore Sottsass descriveva l’avventura creativa che corre parallela alla sua carriera di progettist­a proiettato verso un nuovo lifestyle. Nella storia del vetro d’arte le sue creazioni sono sinonimo di totale libertà espressiva, di un design iconoclast­a e folgorante, di innovazion­i tecniche e formali. «Il vetro è un materiale pazzesco, misterioso, trasparent­e, fragile: dietro c’è un universo di esperienze secolari». Era il 1947 quando all’VIII Triennale di Milano presentò il pezzo unico un vaso che ricordava la coeva lavorazion­e muranese a filigrana. Da allora Sottsass non ha mai smesso di sperimenta­re, trasferend­o nei suoi oggetti la vitalità del colore, la poetica dell’assemblagg­io, la passione per l’arte. La mostra “Ettore Sottsass: il vetro”, allestita sull’isola di San Giorgio Maggiore a Venezia (dal 10 aprile al 30 luglio), esplora per la prima volta tutte le fasi della sua produzione dal 1947 al 2007. Curata da Luca Massimo Barbero, l’esposizion­e riunisce circa 200 pezzi tra oggetti e disegni, in un allestimen­to firmato da Annabelle Selldorf, tra i più talentuosi architetti del nostro tempo. All’immaginari­o femminile della città lagunare è ispirata la prima serie della metà degli anni ’70 realizzata per Vistosi, che comprendev­a pezzi iconici come

Diversamen­te classiche e altrettant­o giocose sono le sculture di Memphis, realizzate per Toso Vetri d’Arte (1982-1986). L’attenzione è tutta sugli accordi cromatici e sull’ars combinator­ia, una palette che rimanda a Luigi Spazzapan, suo maestro dichiarato. Gli anni successivi sono ricchi di collaboraz­ioni, dal rigore compositiv­o delle lampade policrome per Venini all’esperienza con il Cirva (Centre Internatio­nal de Recherche sur le Verre et les Arts plastiques) di Marsiglia. In mostra, una prima assoluta: ventuno sculture destinate alla Millennium House di Saud Al-Thani, sceicco del Qatar. Ettore Sottsass Jr. Valentine.

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 ??  ?? (1917-2007), architetto e designer, ha ideato pezzi da museo, come la macchina per scrivere Nel 1981 ha fondato il gruppo Memphis, cui sono legati molti arredi iconici della stagione postmodern­ista.
(1917-2007), architetto e designer, ha ideato pezzi da museo, come la macchina per scrivere Nel 1981 ha fondato il gruppo Memphis, cui sono legati molti arredi iconici della stagione postmodern­ista.
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