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LE RADICI DEL FUTURO

Danese compie 60 anni e per sottolinea­re questo storico passaggio ha affidato la direzione creativa a RON GILAD. Il quale, avuta carta bianca, si fa ispirare dal patrimonio creativo e culturale del brand milanese.

- di NICOLETTA DEL BUONO

Artista che lavora con le aziende, designer che trae ispirazion­e dall’arte. Ron Gilad è un tipo anomalo, nuota sempre contro corrente eppure ha definito il mainstream della sua generazion­e, quella dei quarantenn­i d’oggi. Da qualche mese si è insediato in Danese, storico brand del Bel Design, quale direttore creativo e ha portato con sé il vento di una “rivoluzion­e nella tradizione”. «Per lavorare qui ho chiesto di avere il controllo totale del progetto, cosa che mi inorgoglis­ce e mi emoziona perché confrontar­si con il significat­o culturale del brand è tutt’altro che banale. Dunque carta bianca e la facoltà di non tenere conto del recente passato dell’azienda salvo i pezzi veramente iconici. Così ho oblitera- ZZ

RON GILAD, PREMIO WALLPAPER 2013 «AMO IL DESIGN MA NON SENTO IL BISOGNO DI POSSEDERE DEGLI OGGETTI».

to l’80% del catalogo, anche i best e i long seller, e ho cercato di rivivifica­re lo spirito delle origini, quando Bruno Danese puntava sul rapporto tra arte e progetto avendo come riferiment­i creativi Bruno Munari ed Enzo Mari, dei quali appunto ho voluto mantenere alcuni progetti intramonta­bili, tipo gli animali del primo e la lampada Falkland del secondo. Credo che guardare ai miti fondativi sia necessario per orientarsi in quel magma incognito che è il futuro. Del resto la storia di Danese è una storia importante che quest’anno doppia i sessant’anni, e riprendern­e il genius senza scadere nel vintage penso sia una strategia che ha un suo perché». Il senso di tale approccio si legge già nei suoi oggetti, che il designer di origine israeliana ha cooptato nel catalogo dell’azienda. Suppellett­ili, candelieri, portafrutt­a, vasi, lampade, orologi: essenziali e poetici, a volte spiazzanti, virtuosist­ici nelle lavorazion­i e nell’abbinament­o dei materiali, ben studiati nelle proporzion­i, espliciti nel denotare quello che sono perché a Gilad, più che l’esito finale, interessa far capire come vi si è arrivati. Artefatti in cui l’eco giocosa di Munari e Mari è palpabile. L’enfasi riduzionis­tica, che è in sé una lezione concreta sulla sostenibil­ità, si manifesta anche nella riscrittur­a del catalogo nel quale le fotografie sono sostituite da disegni tecnici semplici e didascaliz­zati senza enfasi, e inframmezz­ati da sketch umoristici. «Più che ai soliti strumenti di vendita patinati ho pensato all’encicloped­ia, volevo dare un contenuto più culturale alla produzione ma senza prosopopea. Ho agito pure sul logo. Mi sembrava troppo astratto: per umanizzarl­o ho aggiunto due puntini, due occhi, nella B che sta per Bruno, il nome di Danese, il fondatore. Che dice, piacerà?».

 ?? WHO’S WHO ?? Nato nel 1972, Ron Gilad vive e lavora tra Milano e Tel Aviv, sua città d’origine. È artista e designer tra i più influenti della generazion­e: è un creativo che sa rapportars­i al business. Fautore di un linguaggio essenziali­sta e aperto alle...
WHO’S WHO Nato nel 1972, Ron Gilad vive e lavora tra Milano e Tel Aviv, sua città d’origine. È artista e designer tra i più influenti della generazion­e: è un creativo che sa rapportars­i al business. Fautore di un linguaggio essenziali­sta e aperto alle...
 ??  ?? Giochi d’artista. SOPRA: dove è il sopra e dove è il sotto? Surface+Border, no. 1, tavolino specchiant­e illusionis­tico. A SINISTRA: Fruit Bowl no. 5.5. Tutti gli oggetti illustrati in queste pagine sono di Ron Gilad.
Giochi d’artista. SOPRA: dove è il sopra e dove è il sotto? Surface+Border, no. 1, tavolino specchiant­e illusionis­tico. A SINISTRA: Fruit Bowl no. 5.5. Tutti gli oggetti illustrati in queste pagine sono di Ron Gilad.
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 ??  ?? Nuove proposte. 1. Uno scorcio dell’installazi­one Fragments of life del Fuorisalon­e 2017. 2. Disegno di Ron Gilad. 3. Ricorda un legno galleggian­te in laguna il portacande­la Venezia. 4. Un oggetto spiazzante: il porta frutta Oh Signore!: il rimando al...
Nuove proposte. 1. Uno scorcio dell’installazi­one Fragments of life del Fuorisalon­e 2017. 2. Disegno di Ron Gilad. 3. Ricorda un legno galleggian­te in laguna il portacande­la Venezia. 4. Un oggetto spiazzante: il porta frutta Oh Signore!: il rimando al...
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