Riflessioni nel parco
I due concetti opposti e complementari di ordine e caos sono i grandi riferimenti della mostra di HELIDON XHIXHA al Giardino di Boboli, a Firenze. Un progetto ambizioso, nel quale le opere d’acciaio e di marmo pervase da un potente spirito contemporaneo i
L’emozione e la regola, i cartesiani esprit de finesse et de géometrie, le grandi categorie che vedono contrapposti da una parte l’ordine e dall’altra il magma apparentemente caotico delle sensazioni, da sempre affascinano gli artisti, che trasferiscono nelle loro opere le loro inclinazioni per una o per l’altra attitudine di pensiero. E sono proprio l’ordine e il caos i riferimenti archetipici scelti da Helidon Xhixha per la mostra “In ordine sparso”, un progetto ambizioso che dal 27 giugno al 29 ottobre vedrà le opere dello scultore di origine albanese ambientate nel Giardino di Boboli, a Firenze. Nell’esposizione, curata da Diego Giolitti ed Eike Schmidt, due sezioni raccontano le suggestioni per i diversi mondi. La prima, che ha come scenario la Limonaia, mette l’accento sulla natura come inesauribile fonte di ispirazione: qui Xhixha ha creato un’installazione formata da un intreccio di strutture a colonna che rimandano alle imponenti sculture naturali della Grotta dei cristalli di Naica, in Messico. L’altra sezione, in cui l’artista si confronta con l’idea di ordine, ha come quinta Palazzo Pitti. Qui sono esposte le sculture monumentali Conoscenza e Infinito, che riprendono i rapporti definiti dalla sezione aurea e le proporzioni dedotte da rigorosi principi matematici. «La
maggior parte delle opere per questa mostra è site specific in quanto sono state pensate e create per lo scenario mozzafiato del giardino di Boboli», spiega Xhixha. «Ho visualizzato forme diverse, che hanno uno stretto riferimento con tutti gli aspetti dell’identità di ogni spazio del giardino». La mostra comprende quattordici installazioni di dimensioni diverse che variano da opere di quattro metri di altezza per due metri di larghezza a opere di dodici metri di lunghezza per cinquanta centimetri di altezza. In particolare, hanno una presenza autorevole, di forte impatto, le due sculture poste davanti a Palazzo Pitti, che misurano due metri di altezza per dieci metri di lunghezza. «Per quanto riguarda la scelta dei materiali ho ovviamente dato più spazio al mio prediletto, l’acciaio lucidato a specchio, come sempre elemento chiave delle mie creazioni», spiega Xhixha. «Ma per questa mostra ho utilizzato anche altri materiali, quali l’acciaio Corten, il marmo delle cave di Henraux, con cui lo scorso anno ho scoperto nuove, emozionanti possibilità creative. Inoltre, per la prima volta, presenterò un installazione rivestita di un tessuto particolare, un prodotto ambientalista realizzato considerando come priorità il riciclo e il rispetto delle risorse».