AD (Italy)

Il mare in una stanza

In una villa sul litorale italiano la presenza dell’acqua è il motivo dominante. Tra lampadari in cristallo e tavoli color ghiaccio, gli arredi e gli oggetti che declinano le tonalità del blu e dell’azzurro si combinano ai mobili in vimini, evocando i col

- Testo di MARIO GEROSA fotografie di MASSIMO LISTRI

Cercate un aggettivo che dia conto della presenza dell’acqua e poi divertitev­i a trovarne il corrispett­ivo negli ambienti di questa casa sul litorale italiano. State certi che troverete tutte le corrispond­enze, che si tratti delle parole chiaro, cristallin­o, trasparent­e, diafano, sfuggente. Questa è una villa a ridosso del mare che vive in perpetua comunione con il paesaggio naturale, con lo scenario mutevole dell’acqua, e che da quello scenario trae la sua principale ispirazion­e. Gli spazi sono il più possibile aperti e i mobili, siano essi tavoli i cui piani sembrano lastre di ghiaccio, delicati lampadari di cristallo, porte finestre dalle ampie vetrate, divani blu intenso o specchi dalle cornici turchesi, raccontano un’irresistib­ile voglia di mare, il desiderio di portarsi in casa quel blu infinito che riempie gli occhi quando si guarda all’orizzonte. E tutto quel blu dà l’impression­e di stare in barca, di vivere da vicino lo spettacolo del mare che sta intorno. Un approccio stilistico che si lega alla passione per la nautica dei proprietar­i, una coppia di creativi che frequenta questa villa soprattutt­o nel weekend. «Il progetto l’abbiamo seguito direttamen­te io e mia moglie», spiega il proprietar­io. «Abbiamo puntato sulla semplicità, cercando di sfruttare al massimo i volumi disponibil­i, ma soprattutt­o creando una connession­e tra l’esterno e l’interno, anche per favorire la conviviali­tà, dato che ci piace ricevere ospiti in questa villa per le vacanze. Questo dialogo tra le stanze e il giardino si realizza grazie alle porte scorrevoli che scompaiono nei muri, alle porte vetrate e ai pavimenti, il cui disegno viene ripreso anche all’esterno. In poche parole, abbiamo cercato di invitare gli esterni all’interno della casa».

La fisionomia della villa è decisament­e moderna: l’articolata composizio­ne di piani e volumi sfalsati ad arte, che danno vita a una geometria ardita, dalle linee pure, è totalmente bianca, e ben si integra nel paesaggio circostant­e. Adagiata sul terreno terrazzato che digrada verso il basso, la villa, che si sviluppa su due livelli, trae idealmente ispirazion­e dalle teorie di Frank Lloyd Wright, e in particolar­e guarda al mirabile esempio di Fallingwat­er. Vi si coglie infatti il desiderio di creare un unicum con lo scenario circostant­e. I materiali naturali scelti sono usati con eleganza e discrezion­e, inquadrand­osi in una riuscita armonia, memore della lezione dei maestri dell’architettu­ra organica. Gli specchi vintage, degli anni Sessanta, si mimetizzan­o davanti alla parete a pietra a vista; i daybed di Paola Lenti si integrano armonicame­nte tra le rocce disposte ad arte dall’architetto paesaggist­a Jean Mus; e la classiciss­ima Eames Lounge Chair, nella versione in pelle bianca, fa da pendant con la vegetazion­e che si intravede dalle finestre del soggiorno.

La natura, il design e l’arte si disputano la scena. «Mia moglie e io amiamo molto l’arte contempora­nea», continua il padrone di casa. «Abbiamo privilegia­to opere dalle tonalità accese, al pari dei mobili, che sono molto vivaci e si stagliano immediatam­ente in questi ambienti immacolati dove prevale il bianco assoluto».

Nelle varie stanze ci sono dipinti importanti e oggetti firmati dai maestri del design, ma il mare, là fuori, a portata di mano, rimane comunque il vero protagonis­ta, una distrazion­e cui è di cile resistere. «Ci sono molte vetrate per poter cogliere a ogni ora del giorno, in ogni stagione, lo spettacolo del mare, che cambia continuame­nte in funzione dello stato del cielo, delle nuvole e del sole», nota il proprietar­io. La presenza dell’acqua, evocata a più riprese da forme e colori, si ritrova anche sotto specie di suono. «Mi piace ascoltare il rumore dell’acqua, e per questo ho fatto sopraeleva­re di quaranta centimetri la piscina, a nché si possa sentire questa massa d’acqua che tracima sul bordo». Una lieve musicalità, che fa pensare al suono delle onde e che ancora una volta riporta all’idea di un viaggio in barca. Un viaggio immobile che si realizza ogni giorno nelle stanze di questa villa che vive in perfetta simbiosi col mare.

La villa, che trae ispirazion­e dai principi dell’architettu­ra organica, è caratteriz­zata dal desiderio di creare un dialogo tra l’ interno e l’esterno.

 ??  ?? La piscina. A DESTRA: l’infinity pool, leggerment­e sfalsata rispetto al piano della terrazza. Sulla destra, poltrone in rattan Margherita di Franco Albini prodotte da Vittorio Bonacina; tessuti di Roberto Cavalli. Sul tetto della villa, i cui volumi...
La piscina. A DESTRA: l’infinity pool, leggerment­e sfalsata rispetto al piano della terrazza. Sulla destra, poltrone in rattan Margherita di Franco Albini prodotte da Vittorio Bonacina; tessuti di Roberto Cavalli. Sul tetto della villa, i cui volumi...
 ??  ?? Riflessi. A SINISTRA: il soggiorno. Sul tappeto di Tai Ping poggiano un tavolino ideato da un artista cileno e la Eames Lounge Chair di Charles & Ray Eames, prodotta da Vitra. Il lampadario di Baccarat è stato personaliz­zato con elementi delle stesse...
Riflessi. A SINISTRA: il soggiorno. Sul tappeto di Tai Ping poggiano un tavolino ideato da un artista cileno e la Eames Lounge Chair di Charles & Ray Eames, prodotta da Vitra. Il lampadario di Baccarat è stato personaliz­zato con elementi delle stesse...

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