AD (Italy)

Aria di Roma

Arte e gusto déco in un appartamen­to nel centro della capitale, dove ANNA FENDI cerca ispirazion­e per le sue collezioni.

- Testo di MARINA PIGNATELLI fotografie di GIANNI FRANCHELLU­CCI

Scenografi­co. A DESTRA: un angolo del living. Divani rivestiti in velluto realizzati su misura. Davanti alla finestra di destra il tavolo Mantenuto di Adolfo Natalini. Accanto all’altra finestra, étagère decorata con uno specchio e cristalli. IN ALTO: Anna Fendi.

Anna Fendi, nome storico nel mondo della moda e infaticabi­le designer del bello, ha da sempre la passione di cercare, finché non le trova, case speciali da arredare per sé e le tre figlie. New entry, un pied-à-terre nel centro storico di Roma, dove disegna collezioni di bicchieri, piatti, vasi e tovaglie. Qui viene gestita anche la dinamica realtà “AFV” ovvero Anna Fendi Vini, nata con l’a ettuosa collaboraz­ione di Giuseppe Tedesco: una selezione di vini di esclusive aziende che Anna personaliz­za con nomi inconsueti, come Flanella, Plissé, Soleil o Négligé, retaggio di una vita vissuta nella moda. In ogni ambiente di questo appartamen­to al quarto piano di un elegante palazzo degli anni Trenta, con il tipico cortile romano e vista mozzafiato sui più bei tesori della Città Eterna, si respira passato, presente e futuro di Anna Fendi. L’ingresso algido ed elegante è impreziosi­to dalle sculture di Oliviero Rainaldi, Mirko Basaldella, Andrea Cascella e Oliviero Manca. Anticipano il tono della casa uno specchio e alcune appliques anni ’50 di FontanaArt­e, due librerie dei primi del ’900 con collezioni di teiere in ceramica, e un ritratto su mosaico di Guglielmo Marconi, sopra un divanetto di Josef Ho mann. Stessa atmosfera nel living, dove i divani realizzati su misura si a ancano a poltrone recuperate da altre case, rivestite in velluto avio. La padrona di casa ha impreziosi­to uno dei divani gemelli con una coperta realizzata con ritagli di vaio recuperati, come i cuscini di pantera nera, ricavati da una pelliccia dismessa da una loro cliente, per rispetto degli animalisti.

Dalle ampie finestre del soggiorno si gode la vista maestosa di San Pietro, tra il verde di alberi secolari e altri scorci di Roma. Un dialogo con l’arte che continua all’interno: un quadro su lavagna di Mario Ceroli, prima maniera, decora la parete sopra una leggera ed elegante étagère in cristallo e ferro. Completano questo elegante paesaggio domesti- Contrasti. PAGINA PRECEDENTE: nella cucina, geometrie in bianco e nero per maioliche, piastrelle e legno. Orologio di un vecchio campanile austriaco. IN ALTO: un altro angolo del living. Sulla console in cristallo e acciaio, parte della collezione di cristalli di Anna Fendi. Dipinto su lavagna di Mario Ceroli, sedie fatte fare su misura. A destra, nel corridoio alcuni bozzetti firmati da Karl Lagerfeld.

co un divanetto in velluto, due poltroncin­e déco comprate dall’antiquario Giovanni Bruzzichel­li, un tappeto patchwork realizzato da lei con tessuto di sacco, ispirato a Burri, una sedia Mackintosh, un disegno su ceramica di Andy Warhol. In una libreria che nasconde abilmente una tv, si nota anche un vecchio giradischi in plexiglas, cui sono accostati i 45 giri che Anna si diverte a cercare nei mercatini dell’antiquaria­to.

L’arte e il design sono il filo conduttore dell’appartamen­to. Un elegante bar di Gio Ponti e un “Cellotex” di Burri decorano la quinta che separa il living dalla camera da pranzo, l’ambiente più rappresent­ativo della casa, in cui sono riunite parte delle ultime collezioni. Qui si coglie un’atmosfera rétro, con il tavolo ovale in cristallo, lo specchio e le sedie déco rivestite in pelle nera con disegni astratti. Piatti Geometrie total black, vasi Romeo e Giulietta , flûtes e bicchieri capovolgib­ili a doppio uso realizzati con la tecnica settecente­sca dell’incalmo fanno parte della produzione di Anna Fendi. Una console déco, uno specchio di Michelange­lo Pistoletto e uno di Giulio Paolini, due appliques italiane degli anni Trenta, in cristallo e ottone, trovate da un rigattiere, enfatizzan­o il tono della stanza, come le vetrine con vasi e cristalli.

Un lungo corridoio porta alla cucina e alla zona privata. Qui continua ancora una volta il dialogo con l’arte. Opere su rame di Ricciardi e disegni di Karl Lagerfeld, tra cui uno di un abito disegnato per Anna Fendi e uno dedicato alla figlia Ilaria, decorano le pareti. La cucina è una sinfonia in bianco e nero, colori preferiti della padrona di casa, con maioliche irregolari alle pareti, un vecchio orologio di un campanile austriaco e un pavimento originale. Il clima rétro prosegue nel bagno, evocato dal marmo spezzato di recupero. Un tavolino déco, un oeil-de-boeuf sopra l’armadio, una vasca vintage come l’applique e le sedie, e la rubinetter­ia nera confermano la cifra stilistica dell’appartamen­to. Una casa ricca d’atmosfera, la cui personalit­à ben si esprime nell’essenziale stanza dedicata al relax, dove, sul trumeau del ’900 sono allineate le foto di famiglia, sotto il grande ritratto della proprietar­ia firmato da Rinaldo Geleng.

Black and white. A SINISTRA, IN ALTO: la stanza relax. Ritratto di Anna Fendi eseguito da Rinaldo Geleng, foto di famiglia su un trumeau del ’900, alle pareti disegni di Karl Lagerfeld. Tavolino di Zara Home. A SINISTRA, IN BASSO: il corridoio di fronte al bagno. Alla parete, alcune vecchie stampe. PAGINA SEGUENTE: nella sala da bagno, sul pavimento in marmo di recupero, vasca, applique, tavolo e sedie vintage. Sopra l’armadio, un elemento architetto­nico detto oeil-de-boeuf.

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