AD (Italy)

Editoriale.

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Adare il polso del mondo dell’orologeria, a certificar­e il suo stato dell’arte sono ogni anno due Saloni. Uno si tiene a Ginevra: si chiama SIHH-Salon Internatio­nale de la Haute Horlogerie e ha radunato 17 tra le più blasonate Maison specialist­e in movimenti meccanici. L’altro, Baselworld, è la vetrina di tutte le marche di ogni parte del globo. Che cosa hanno detto questi due appuntamen­ti? Un primo trend evidente è il recupero dell’ HERITAGE, ovvero il desiderio di molti marchi – da Omega a Rolex, da Hamilton a Patek Philippe, a Piaget ad A. Lange & Söhne e così via – di celebrare, rivisitand­oli, alcuni loro classici che, in molti casi, festeggiav­ano qualche anniversar­io di forte simbolicit­à. Una conferma che il VINTAGE, attingendo a emozioni antiche e autentiche, piace anche tra i fan dei segnatempo come accade in molti altri campi della cultura materiale. Un secondo indirizzo che si è manifestat­o è più tecnologic­o e consiste in una riflession­e sulle DIMENSIONI dell’orologio: dopo anni di crescita delle misure come se solo grande fosse bello, si è infatti potuta constatare una certa tendenza a ridurre o contenere diametro e spessore della cassa. A riprova di tale impression­e il rinnovato interesse per i “sottilissi­mi” con Bulgari in testa. Resta poi vivo e brillante il mercato alto, dei modelli di lusso e delle COMPLICAZI­ONI. In quest’ultimo settore si sono viste evoluzioni e migliorame­nti di tecnicismi già esasperati come alcune mirabolant­i suonerie e un prodigioso complicato “astronomic­o” con ben 23 funzioni riportate sul quadrante. Altri fenomeni: l’ interesse per i colori e le ricerche sui materiali – l’oro resta dominante – volte a impiegare LEGHE SUPERTECNO­LOGICHE e combinazio­ni tipo acciaio e oro nello stesso orologio. Un’ultima notazione verte sui prezzi: visitando le due rassegne si è ossevata, nelle Maison, anche le maggiori, la consapevol­ezza di doverli calmierare, almeno sui loro modelli più popolari. Tali consideraz­ioni costituisc­ono la base di questo speciale AD Watch, ormai una tradizione di successo nella programmaz­ione di AD. Nel capitolo delle ICONE trova posto, per esempio, una

SELEZIONE di 20 tra classici e nuovi classici delle grandi Case che più ci hanno colpiti e dei quali ci sentiamo di consigliar­e l’acquisto al collezioni­sta. Nella sezione DISCOVERIE­S, in apertura della rivista, passiamo in rapida rassegna ciò che accade nell’universo degli orologi, mentre nell’ATLANTE forniamo un ampio panorama delle maggiori

NOVITÀ a¡acciatesi a Basilea nelle varie categorie orologiere, dagli sportivi ai subacquei, dagli eleganti ai femminili, alla new entry, gli smartwatch ormai divenuti una realtà consolidat­a che all’aspetto ingegneris­tico sta cercando di unire livree esteticame­nte gradevoli. Infine le STORIE dove tracciamo il ritratto di 18 brand e dei loro orologiemb­lema per l’anno in corso. È tempo di leggere...

ETTORE MOCCHETTI

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