Cucù new style
Il tempo si è soliti pensarlo con nostalgia o con una certa gravità scientista. MARCO MANZINI, designer irrituale, ribalta questa visione e crea, per Dia mant in i& D omeni coni, orologi d’arredamento che, alla perfetta funzionalità, uniscono un carattere
Ridere con gli orologi? Si può fare per sdrammatizzare la loro nobilissima e inesorabile funzione. L’ha fatto Marco Manzini, giovane e brillante designer freelance, che di recente ha firmato una serie dibu segnatempo multifunzioni da parete, ma non solo, prodotti d aD iamant in i& D omeni coni. Spiega :« Credo che il tempo vada preso un po’ in giro. L’orologio non è che l’interprete di una componente volatile della vita umana, niente si può fermare, tutto scorre. Questo è il principio con cui nascono i miei orologi. Sono artefatti con cui stabilire nuove, semplici e curiose relazioni». Piccoli amici domestici, insomma. Come Attimo, un cucù industrial style. «I cavi che alimentano il puntuale uccellino sono a vista, l’orecchio in lamiera calandrata ne amplifica il canto, nient’altro. Non c’è ricerca di stile, solo il tentativo di mostrare senza infingimenti l’anima dell’oggetto». Elettrico va oltre, è un cucù che rifiuta la forma a chalet e si presenta come un impianto elettrico subspecie pop, i componenti sono coloratissimi e fuori scala. Occorre un’apposita chiave da elettricista per aprire il coperchio e sostituire le batterie. Di Angolo, da parete o da tavolo, ci parla Marzini stesso: «Le lancette compongono una semplicissima grafica tale per cui in 24 ore si possono contare 44 angoli retti». E Miraggio? «È un orologio da muro illusionista che gioca con la luce: riflettendosi su una semisfera in acciaio inox lucidata a specchio le lancette curvate sembrano fluttuare nel vuoto». Surreale come un quadro di Magritte.