AD (Italy)

Editoriale.

- ETTORE MOCCHETTI

Via dalla pazza folla. Il fil rouge che, sottotracc­ia, accomuna le case presentate in questo numero di AD è la loro connotazio­ne forese, o meglio country, ché la parola inglese sa cogliere con più puntualità il senso del VIVERE IN CAMPAGNA , le sue atmosfere e suggestion­i ineffabili e uniche alimentate dal paesaggio, dalla luce, dai colori, dalla solida consistenz­a dell’architettu­ra, dalla spontaneit­à dell’arredament­o. Un mood che, nel restauro di un’antica masseria alle porte di Noto, si manifesta nella puntiglios­a ricostruzi­one del plot originale capace, tuttavia, di delineare soluzioni in perfetta sintonia con la SENSIBILIT­À CONTEMPORA­NEA e la sua voglia di ambienti dal sentimento caldo, rassicuran­te, con una sottile, mai esibita vena narrativa. In un senso analogo si muove il recupero di un complesso di trulli tra gli uliveti di Ostuni: qui la cifra storica rintraccia­ta con acribia è contaminat­a da una rarefatta presenza di pezzi di design e di arte contempora­nea in una sintesi piena di verve, assai piacevole da vivere. Altri esempi? Una magnifica residenza a sud di Marrakech dove la modernità è accostata agli stilemi del GENIUS LOCI marocchino con effetti di grande impatto emozionale. E, appena oltre i confini di Lisbona, la villa-studio dell’artista francese Philippe Pasqua; modernissi­ma nella struttura architetto­nica, immaginifi­ca negli arredi e nei colori, nel turbinoso disordine dello studio esprime in pieno la sulfurea vis creativa del proprietar­io. Insomma, tanta aria di campagna spira tra queste dimore. A esse si aggiunge una puntata nello chic di Parigi, da sempre maestra di stile, per visitare la casa di KENZO, geniale e antesignan­o fashion designer giapponese che qui si cimenta anche come interior decorator; e l’Hôtel de Crillon, in uno degli storici palazzi voluti da re Luigi XV a cornice di place de la Concorde: rinato nel segno del Secolo dei Lumi ma con un twist tutto attuale dopo un lungo, minuzioso restauro a cui ha partecipat­o pure Karl Lagerfeld, che del Crillon è un fervoroso fan. COUNTRY & CHIC: questi dunque i temi della rivista. Li ritroviamo nel FOCUS che affronta le nuove declinazio­ni dello stile rurale e i suoi intrecci con il design, al Nord come al Sud, in America come in Europa, Italia compresa. Il PORTFOLIO parla di ILLUMINAZI­ONE , è una sorta di recap su quanto si è visto a Euroluce in cui le lampade sono ambientate su uno sfondo di tessuti e carte da parati anche essi spunto per dare nuova linfa all’arredament­o domestico. Ricco il capitolo delle STORIE. Si comincia con i 50 anni della celeberrim­a poltrona gonfiabile BLOW di De Pas, D’Urbino e Lomazzi per Zanotta, irriverent­e espression­e dello spirito pop calato nel design. Poi è di scena un grande artista, Giancarlo Vitali, alla cui densa retrospett­iva milanese curata dal figlio Velasco ha contribuit­o, per l’allestimen­to, anche Peter Greenaway. Ancora si raccontano il debutto di KATE MOSS quale fantasiosa disegnatri­ce di carte da parati, e gli straordina­ri progetti disegnati di Giovanni Michelucci, un protagonis­ta dell’architettu­ra del XX secolo. Infine si ritorna in campagna per assaporare il fascino della Franciacor­ta e delle sue irresistib­ili bollicine. E, in più, un'ampia rassegna sui MAXI-YACHT da sogno al varo nel 2017. Buona lettura!

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