SPECIAL PROJECTS/1
In occasione del 90° della sua fondazione Cassina ha rinnovato parte del proprio storico stabilimento di Meda. Un work in progress che ne farà l’HUB DELL’AZIENDA . A progettare l’ intervento è stata Patricia Urquiola.
Patricia Urquiola ha firmato il restyling dello storico stabilimento di CASSINA.
Rifugio d’autore per una pausa. in alto: la nuova area relax incentrata sul Refuge Tonneau ideato nel 1938 da Perriand e Jeanneret. Poltrone LC2 in versione colorata, da I Maestri, Cassina. 1927: a Meda nasce Cassina. A fondarla sono i fratelli Umberto, la mente mercantile, e Cesare, l’intelligenza creativa. Le loro strategie e i loro prodotti hanno scritto la storia del design. 90 anni di vita vissuta intensamente. Per celebrarli, Gianluca Armento, odierno direttore generale di Cassina, e il suo staff hanno deciso di rinnovare l’immagine dello storico stabilimento, mixando il passato e l’oggi, un’opera affidata a Patricia Urquiola che dell’azienda è da poco l’art director. Dice Armento: «Nell’anno del nostro 90° anniversario continuo a ripetere che dalla storia delle cose nasce la forma del tempo. E quindi ogni cosa che facciamo deve tenere conto di ciò, a cominciare dalla nostra sede». A sua volta l’architetto iberico-meneghina spiega: «L’idea-guida è stata quella di evidenziare il fatto che Cassina è un’industria dove si realizzano arredi contemporanei ma pure un luogo con una lunga storia da raccontare. Lo stabilimento
Parete verde. sopra: uno scorcio dell’area relax con la copertura a botte di chiaro segno industriale. In primo piano l’accesso al Refuge Tonneau ricostruito di recente da Cassina in base ai progetti originari di Charlotte Perriand e Pierre Jeanneret. Dietro, panca 514 Refolo di Perriand e sofà LC3 di Le Corbusier, Jeanneret e Perriand, collezione
I Maestri di Cassina. Sul fondo, la parete vegetale che introduce la natura nella scena. in alto, a destra: dettaglio dell’area relax con la parete vegetale visto da un oblò del Refuge Tonneau. a destra: uno scorcio della corte di accesso dello stabilimento Cassina a Meda dopo il restyling di Patricia Urquiola per il 90° anniversario dell’azienda. è lo spazio che svela, mette in mostra e narra il dna del marchio». L’intervento, il primo di una serie che riguarderà l’intera struttura, si sviluppa in tre momenti: la corte d’accesso allo stabilimento, il corridoio che conduce agli spazi produttivi( la Galleria) e l’ ex zona di approvvigionamento della produzione, fulcro del restyling. La corte, sotto una volta industriale, è un’area relax incentrata sulla presenza del Refuge Tonneau, mini architettura mobile ideata da Charlotte Perriand e Pierre Jeanneret e di recente ricostruita da Cassina: uno stralcio di cultura architettonica dove ospiti e maestranze dell’azienda possono entrare e gustare un caffè. «Il Refuge Tonneau», osserva Urquiola, «è stato a suo tempo un progetto sperimentale dove nulla è lasciato al caso, nato da un’idea visionaria e da una lettura del futuro». Nella zona c’è anche un piccolo giardino verticale. Spiega ancora Urquiola: «Suggerisce un senso di relax, ideale per un ambiente dedicato a un momento di pausa. Inoltre il verde porta la natura all’interno della fabbrica e sottolinea la cultura della sostenibilità, tema molto caro a Cassina». Nella Galleria, invece, il dettato estetico si ispira alla “In-Store Philosophy 3” messa a punto per caratterizzare i punti vendita dell’azienda con gli stilemi genetici del marchio. Un luogo di cultura destinato a ospitare mostre ed eventi aperti anche ai dipendenti. «Credo», conclude a tal proposito Patricia Urquiola, «che, guardando al futuro, la cultura, il progresso e l’evoluzione siano una risorsa necessaria per reinterpretare l’eredità storica dell’azienda».