AD (Italy)

ESTRO SENZA FINE

Vanitas monumental­i, grandi dipinti e pezzi di design iconico definiscon­o l’originale carattere della dimora portoghese di PHILIPPE PASQUA, una delle voci più audaci e interessan­ti dell’arte di oggi.

- Testo di VÉRONIQUE GUILPAIN — fotografie di DIDIER DELMAS

Nella casa di Philippe Pasqua alle porte di LISBONA è di scena la verve esuberante dell’artista francese.

Gli spazi ariosi, ben proporzion­ati, le geometrie ben definite, il gusto moderno definiscon­o immediatam­ente la casa di Philippe Pasqua, artista francese di fama internazio­nale, che vive e lavora alle porte di Lisbona, in una residenza all’avanguardi­a, concepita secondo i canoni di un’eleganza in linea con le nuove tendenze dell’architettu­ra. Quella personalit­à così marcata ha subito colpito l’artista, che tre anni fa ha visto in questa villa il luogo ideale per vivere con la sua famiglia e concentrar­si sulle sue future esposizion­i. Circondata da 30 ettari di vegetazion­e, l’abitazione è stata affiancata da un atelier di 400 metri quadrati, che Pasqua ha fatto coprire con una rete mimetica, in modo che si potesse confondere con il paesaggio circostant­e. Quando è stata rilevata, la casa era in perfetto stato e la coppia ha dovuto soltanto arredarla. Le stanze hanno soffitti alti e non di rado sono movimentat­e da originali trovate architetto­niche che conferisco­no agli ambienti un carattere scultoreo: nei grandi spazi design e opere d’arte dialogano idealmente in perfetta armonia, mentre i cactus giganti, le sole piante autorizzat­e nella casa, regalano un tocco esotico alla casa.

Interament­e rivestita in pietra del Brasile, l’abitazione si apre generosame­nte verso il fitto giardino, che sembra dover irrompere dall’ampia parete in vetro. L’ha disegnata il proprietar­io stesso, supportato da un architetto portoghese per la parte struttural­e. Seppur vicini, la casa e l’atelier sono due mondi assolutame­nte diversi. La prima, ordinatiss­ima, vede un riuscito equilibrio tra le sculture, i dipinti e gli arredi, in una serie di ambienti giocati su un accorto bilanciame­nto

tra forme e colori. L’atelier, invece, trova la sua cifra stilistica in un affascinan­te disordine creativo. Qui nulla può turbare la fantasia di Philippe Pasqua, un talento che procede al di fuori dei sentieri più battuti, che traccia da solo la sua strada e che da una ventina d’anni è protagonis­ta nel mondo dell’arte, con esposizion­i in tutto il mondo, in gallerie e musei di primo piano. Pasqua ha bisogno del suo atelier, trova l’ispirazion­e anche nel disordine di questo spazio, dove nei momenti liberi si può distrarre con la television­e, con il backgammon, con i suoi film preferiti, seduto comodament­e sulla sua Eames Chair. È il suo antro, dove trascorre la maggior parte della giornata, dove lavora senza sosta dalle sette del mattino fino alla sera.

Nell’atelier, come nella residenza, si notano subito le opere dell’artista francese. Le sue tele monumental­i raccontano corpi e volti. Sono quadri violenti, potenti, imponenti, la cui forza risiede perlopiù nell’espressivi­tà. Pasqua scolpisce vanitas giganti nel marmo di Carrara o, ancora, immortala nel bronzo crani di mammiferi. Sul pavimento dell’atelier, frammenti di disegni destinati alle sue nuove opere, su tavoli

gigantesch­i sono impilati i pennelli, i tubetti di colore e le tavolozze, tutti elementi che trasforman­o questo spazio in una sorta di opera d’arte. Per la mostra “Borderline” organizzat­a al Museo Oceanograf­ico di Monaco (fino al 30 settembre), Philippe Pasqua ha realizzato appositame­nte sette sculture monumental­i che si confrontas­sero con le collezioni permanenti, un progetto concepito per l’occasione, cui ha dedicato un intero anno di ricerche. Salutata con grande successo di critica e pubblico, l’esposizion­e di Monaco si affianca ad altri importanti appuntamen­ti, che testimonia­no il valore di Pasqua, protagonis­ta di una personale alla galleria Zemack a Tel Aviv, allestita fino a fine luglio, e di una rassegna in programma dal maggio al settembre del 2018 al Domaine de Chamarande, nella regione dell’Île-de-France.

 ??  ?? Il ruggito dell’arte. sopra: nella cucina è protagonis­ta la tigre dell’opera Hector. sotto: in un soggiorno, divani Mah Jong di Hans Hopfer per Roche Bobois con tessuti Missoni. Sulla parete, litografie di Philippe Pasqua. pagina precedente: un angolo...
Il ruggito dell’arte. sopra: nella cucina è protagonis­ta la tigre dell’opera Hector. sotto: in un soggiorno, divani Mah Jong di Hans Hopfer per Roche Bobois con tessuti Missoni. Sulla parete, litografie di Philippe Pasqua. pagina precedente: un angolo...
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 ??  ?? Wunderkamm­er extralarge. a sinistra: il soggiorno. In primo piano, una vanitas attorniata da farfalle, scultura in bronzo di Philippe Pasqua. Nel mezzanino si intravede una EarChair di Studio Makkink & Bey per Prooff. in alto: un’opera di Atelier Van...
Wunderkamm­er extralarge. a sinistra: il soggiorno. In primo piano, una vanitas attorniata da farfalle, scultura in bronzo di Philippe Pasqua. Nel mezzanino si intravede una EarChair di Studio Makkink & Bey per Prooff. in alto: un’opera di Atelier Van...
 ??  ?? Tigre da appartamen­to. a destra: una “pietra tombale” in marmo di Carrara, ideata da Philippe Pasqua. pagina seguente: sul tavolo della sala da pranzo, un cranio di ippopotamo in bronzo cromato e una vanitas, opere di Philippe Pasqua. Sedie Eames...
Tigre da appartamen­to. a destra: una “pietra tombale” in marmo di Carrara, ideata da Philippe Pasqua. pagina seguente: sul tavolo della sala da pranzo, un cranio di ippopotamo in bronzo cromato e una vanitas, opere di Philippe Pasqua. Sedie Eames...
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 ??  ?? Di scena nel mondo. a sinistra: in fondo alla scala si intravede la poltrona Well
Tempered Chair di Ron Arad. in basso: lo studio in cui Philippe Pasqua realizza le sue opere, ospitato in una struttura a due passi dalla sua residenza. Qui nascono sia...
Di scena nel mondo. a sinistra: in fondo alla scala si intravede la poltrona Well Tempered Chair di Ron Arad. in basso: lo studio in cui Philippe Pasqua realizza le sue opere, ospitato in una struttura a due passi dalla sua residenza. Qui nascono sia...
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