OGGI COME IERI...
L’ultima fragranza nata da CHANEL , lanciata durante le sfilate parigine di Haute Couture, è un progetto totale. Dove si incontrano arte olfattiva e design.
Design e tradizione in una masseria dell’Ottocento nel cuore della SICILIA barocca.
Un profumo nuovo, da Chanel, è un avvenimento che capita di rado: Chance, l’ultima fragranza originale pensata per l’universo femminile, era nato nel 2003. La sera del 4 luglio, a Parigi, ha avuto luogo il lancio mondiale di Gabrielle, nuova pagina di questa storia iniziata nel 1921 col leggendario N°5. «I fiori sono il filo conduttore di tutti i nostri profumi. Ma non ne avevamo ancora nessuno “fiorito”: un vuoto che andava colmato», spiega Olivier Polge, creatore dell’essenza e figlio di Jacques Polge, storico naso della Maison. «Questo è un fiore concettuale. Una summa di corolle bianche: ylang-ylang, gelsomino, fiore d’arancio, tuberosa. Note che sono state organizzate in una struttura architettonica, rigorosa. Un po’ come place Vendôme. Ma mi viene in mente anche la Villa Savoye di Le Corbusier (non a caso un edificio bianco, ndr): ha 90 anni ma la sua modernità attraversa il tempo. Come le idee di Gabrielle Chanel». Il nome del profumo è stato scelto per sottolineare il legame con la grande couturière: coraggiosa, forte, decisa. Il flacone è arrivato dopo un lungo periodo di studio. «Il primo disegno è del 2009»: a parlare è Sylvie Legastelois, che lo ha ideato. «Per tradurre in forma la creazione di Polge volevo un contenitore che fosse lieve, luminoso. Insieme ai nostri fornitori abbiamo studiato come alleggerire il più possibile la bottiglia. Ci sono voluti 5 anni. Siamo così arrivati a una soluzione che abbiamo brevettato: estroflettere il fondo del recipiente, dove lo strato di vetro è più spesso, e poi molarlo». Il risultato è un quadrato minimale con delicate nervature che convergono verso il centro e un’etichetta in un oro pallido, ispirato ai tessuti della Maison. Un omaggio alla luce.