Un sogno profumato
L’arte olfattiva e l’ingegneria climatica s’incontrano nell’installazione , il primo Osni (ovvero Oggetto Profumato Non Identificato) creato da Maison Cartier per lanciare il nuovo profumo L’Envol de Cartier.
A fine ottobre a Parigi è atterrato un ufo: è già ripartito ma ha lasciato un segno profondo nell’immaginario collettivo. Un cubo di vetro davanti al Palais de Tokyo, al suo interno fluttuava una nuvola, una scala, come quelle usate da Little Nemo per accedere ai suoi sogni, serviva a raggiungerla: quando si saliva verso quell’eterea meta si era avvolti con crescente intensità, gradino dopo gradino, dalle note mielate e vaporose di una fragranza irresistibile: un profumo creato da Mathilde Laurent, Naso Parfumeur di Maison Cartier, ispirandosi all’idromele, l’ambrosia degli dei. tale il nome dell’installazione, fa parte di un progetto Cartier chiamato Osni (un calembour con Ovni, l’acronimo degli ufo in francese) ed è uno straordinario viaggio sensoriale ideato dalla stessa Laurent dentro un’architettura L’installazione Cartier Osni, Parfumé: una scala Le Nuage elicoidale sale dentro una nube che profuma della nuova fragranza Cartier. de in basso: l’installazione come appariva davanti al Palais de Tokyo durante le giornate della Fiera internazionale d’arte contemporanea di scena a Parigi a fine ottobre. immateriale sospesa tra cielo e terra. Un percorso immersivo in una nuvola profumata semitrasparente reso possibile da principi innovativi ideati dagli ingegneri bioclimatici dell’azienda tedesca Transsolar che, entro una teca di vetro permeabile ai cambiamenti del clima esterno, sono riusciti a formare e stabilizzare la nube collocandola, come in un sandwich impalpabile, tra uno strato di aria fredda nella parte inferiore del cubo e uno strato di aria calda in quella superiore. Si tratta del frutto artistico di una ingegnosa ricerca che esplora tecnologie innovative per creare metafore naturali tese a risvegliare le nostre memorie sensoriali. Primo di una serie di Osni, è un ulteriore tassello di quella passione per le arti che Cartier con la sua Fondation pour l’art contemporain coltiva da anni promuovendo il lavoro di giovani e talentuosi creativi.