2011
Inverigo, il letto (1984), l’armadio-cabina (1989) che può chiudersi su se stesso, una finestra sul futuro, il prodromo di una visione lungimirante che, nel giro di un ventennio, porta alla creazione di “casa Poliform”, ossia un’articolazione di arredi Italian Style capaci di vestire quasi ogni ambiente dell’abitazione. In tale programma strategico, che ha per basso continuo una costante attenzione per la ricerca, si inseriscono, nel 1996, l’acquisizione e il rilancio di Varenna, storico marchio cuciniero oggi espressione della cucina di lusso, e quindi la costituzione di una divisione contract (2005), la prima collezione di imbottiti (2006), la crescente presenza all’estero anche quello più lontano (l’azienda esporta per il 75% del fatturato), la collaborazione sempre più ampia e coordinata con star del design quali Dordoni, Blumer, Navone, Colombo, Van Duysen, Barbieri, Lazzeroni, Libeskind, Massaud, Gallina, una scelta questa che, mentre delinea un inconfondibile , cosmopolita alza di molto la percezione qualitativa e creativa dell’azienda sul mercato. Una meditata successione di tessere che da laboratorio artigiano locale ha fatto di Poliform una realtà planetaria, con 600 maestranze e un fatturato che punta i 170 milioni di euro. Chapeau.
La linea del tempo. 1. Letto disegnato
Morgana nel 1984 da Paolo Piva: tra i primi arredi di design di Poliform. 2. di Carlo Colombo, un sistema
Strip di sedute per spazi domestici e professionali. Nel 2005 nasce Poliform Contract, la divisione per le grandi forniture internazional. 3. Skip, design di Studio Kairos: un innovativo sistema libreria. 4. Jean-Marie Massaud è l’autore della seduta Ventura. Le molte collaborazioni con designer stranieri danno vita a proposte di grande originalità, nel solco però di un essenziale e ricercato.
Poliform touch 5. Mad Queen è di Marcel Wanders: con scocca continua s’impone per la cura artigianale dei dettagli.