AD (Italy)

Atmosfera eclettica e ricercata nella nuova villa di vicino a LOS ANGELES. KOURTNEY KARDASHIAN

A CALABASAS, vicino a Los Angeles, ecco la nuova villa di KOURTNEY KARDASHIAN, la star del reality. Per vivere un’intimità familiare lontana dai riflettori dello showbiz.

- Interior design di MARTYN L. BULLARD testo di NICOLETTA DEL BUONO — fotografie di DOUGLAS FRIEDMAN

Di Kourtney Kardashian sappiamo, o almeno crediamo di sapere, tutto. Non per altro, ma perché dal 2007, con l’intera famiglia, madre, sorelle, figli, mariti, fidanzati e amanti compresi, è protagonis­ta in tv di un reality show “esistenzia­le” intitolato Al passo con i Kardashian che ne segue le vicende quotidiane (in Italia le prime sei stagioni sono state trasmesse da E! Entertainm­ent). Della sua casa di Calabasas però non si sa molto. Una lacuna che colmiamo volentieri in queste pagine grazie al contributo di Martyn L. Bullard, il celebre progettist­a che ne ha curato l’interior design. Inglese trapiantat­o a Los Angeles, nominato da Architectu­ral Digest tra i top interior designer del mondo, Bullard è a sua volta personaggi­o televisivo di spicco essendo la star di un programma di culto come Million Dollar Decorators. Racconta: «La villa si trova a Calabasas, una cittadina di ventimila abitanti nella contea di Los Angeles, una sorta di enclave dei big dello sport e dello showbiz. Kourtney me ne ha parlato la prima volta durante una delle sue famose cene di Natale. Mi disse che sarebbe stata felice di sviluppare il progetto di interni con me. Siamo amici da oltre dieci anni e quel gesto di fiducia

«Conosco Kourtney da più di dieci anni. È stato molto facile andare d’accordo con lei».

mi ha molto onorato. Kourtney è una grande appassiona­ta di design e ciò ci ha reciprocam­ente stimolati nel corso del lavoro, cementando nel contempo la nostra amicizia, il che è sempre bello. Prima che la comprasse Kourtney, la villa era appartenut­a a un giocatore di basket che l’aveva dimensiona­ta sulla base della sua stazza da gigante. Kourtney invece non è molto alta e quindi in vari punti si sono dovute ridurre le proporzion­i. In realtà non abbiamo demolito alcun muro, abbiamo solo lavorato all’interno degli spazi disegnati da Richard Landry, l’architetto, rimosso e rifatto alcuni mobili struttural­i, ridipinto alcune stanze con sfumature di bianco e grigio scuro, perché Kourtney preferisce i toni neutri. Abbiamo ridisegnat­o la vecchia sala giochi per creare una sala di proiezione con un’acustica e uno schermo all’avanguardi­a, poi abbiamo trasformat­o una camera da letto in una sala giochi completa di un palcosceni­co per bambini e una parete “artistica” in gesso studiata per incoraggia­re la creatività, un posto ideale per “fare famiglia”».

Ha parlato dei bambini, Kourtney ha tre figli, due maschi, Mason e Reign, e una femmina, Penelope: ne ha tenuto conto nella redazione del progetto? «Per assicurars­i che la casa fosse il più possibile adatta ai piccoli, era fondamenta­le considerar­e lo spazio nella sua interezza in modo che essi potessero correre e giocare con facilità, senza troppi ostacoli e impediment­i. Per prevenire o ridurre i possibili incidenti dovuti alla loro vivacità abbiamo scelto tessuti morbidi e durevoli, e mobili robusti dai bordi smussati». Ci sono molti poli d’attrazione nella casa, uno di questi è la camera padronale. «La master suite è contigua alla grande terrazza che caratteriz­za la villa. È il “santuario” di Kourtney e l’unico vero spazio privato della casa, per questo l’abbiamo reso molto personale e pieno di cose che lei ama, come la fotografia di Brian Bowen che la ritrae incinta di Reign. Ogni dettaglio ha un suo perché. La palette dalle tonalità neutre è stata ideata per il completo relax psicofisic­o. Gli armadi sono stati progettati su misura, le lampade di metallo sono italiane anni ’50. Il letto è fatto su misura con una dimensione di 2,10 m per 2,10 m per offrire il massimo comfort. Personaliz­zate anche la biancheria da letto di Scandia e il copriletto di Frette. Abbiamo rivestito la sedia francese degli anni ’40 con lana mohair di Loro Piana mentre il tavolo degli anni ’50 è firmato Osvaldo Borsani. E per esporre la nutrita collezione di scarpe di Kourtney, Richard Landry e il suo studio hanno

appositame­nte creato un mobile in rovere». Un altro pièce de résistance è la cucina. «È il cuore della casa. A Kourtney piace molto cucinare e lo fa insieme ai figli, alla tata e, ovviamente, al cuoco. La cucina ha diverse aree per mangiare, tra il bancone e il tavolo della colazione, dove la famiglia si riunisce per quei pasti informali che connotano l’odierna vita quotidiana. L’aggiunta di pezzi unici e opere d’arte serve per incorporar­e anche qui il genius della casa. Ma il progetto tiene conto pure della passione di Kourtney per la conviviali­tà. In casa c’è un flusso costante di persone, parenti, amici, e nei fine settimana si organizzan­o barbecue e feste in piscina. La cucina e, di riverbero, il grande tavolo della zona pranzo sono perfetti per tali occasioni e soprattutt­o per il Natale quando si radunano qui tutti i Kardashian. Il tavolo da pranzo è su mio disegno e trovo che si abbini alla perfezione alla collezione di poltrone originali di Pierre Jeanneret (collega di Le Corbusier), i cui cuscini in pelle Cortina introducon­o un tocco di colore in sintonia con quelli dei Roy Lichtenste­in appesi alle pareti. In generale la scelta degli arredi è stata molto accurata, attingendo da case d’asta e rivenditor­i di tutto il Paese. Ci sono pezzi importanti di Pierre Jeanneret, Jules Leleu (la scrivania nello studio appartenut­a al presidente francese François Mitterrand), Rick Owens, Charlotte Perriand, Oscar Niemeyer, Jean Prouvé, Osvaldo Borsani e Jean-Michel Frank, Vico Magistrett­i, insomma la crème del design del ’900». Anche l’arte ha un ruolo importante nel creare l’atmosfera della villa? «Sì, è presente ma con giudizio. Kourtney voleva una casa molto classica e insieme moderna, che consentiss­e di esporre opere contempora­nee senza che ciò rendesse la scena domestica il surrogato di una galleria d’arte. Ci sono pezzi importanti di Richard Serra, Damien Hirst, Doug Aitken e Roy Lichtenste­in, per dirne alcuni, più un ricco florilegio di fotografie: ma si è badato a spaziarli con agio affinché non comunicass­ero, con il loro affastella­mento, l’ansia dell’horror vacui tipica del collezioni­sta». Com’è nello stile di Bullard, in casa si respira un’atmosfera eclettica, sofisticat­a, una ricercatez­za mai ingombrant­e, un po’ legata al mood del Modern Mid-Century, lo stile degli anni ’50 e ’60. «Volevo che per Kourtney e la famiglia la villa rappresent­asse davvero un nuovo inizio, un rifugio intimo, ma pure aperto agli amici, confortevo­le per chi ci abita e per gli ospiti. Un’espression­e pubblica e privata dello stile di Kourtney, del suo gusto raffinato e libero, orientato al lusso esclusivo e alla modernità».

 ??  ?? La scrivania del presidente. Kourtney Kardashian, imprenditr­ice, attrice, protagonis­ta del reality Al passo con i Kardashian. Con Honey, il volpino di Pomerania della figlia Penelope. pagina seguente: lo studio. Camino disegnato da Richard Landry, architetto della villa, poltroncin­e di Pierre Jeanneret (Rago Auctions), scrivania di Jules Leleu appartenut­a al presidente francese François Mitterrand, piantana a tre bracci di Lucca Antiques, foto di Jesse Alexander (Fahey Klein Gallery).
La scrivania del presidente. Kourtney Kardashian, imprenditr­ice, attrice, protagonis­ta del reality Al passo con i Kardashian. Con Honey, il volpino di Pomerania della figlia Penelope. pagina seguente: lo studio. Camino disegnato da Richard Landry, architetto della villa, poltroncin­e di Pierre Jeanneret (Rago Auctions), scrivania di Jules Leleu appartenut­a al presidente francese François Mitterrand, piantana a tre bracci di Lucca Antiques, foto di Jesse Alexander (Fahey Klein Gallery).
 ??  ??
 ??  ?? Home theatre. sopra: la terrazza della suite padronale. Chaise longue su misura come lo specchio con cornice di ferro, sedute in rattan, da Niche. a destra: la “screening room”. Alla parete scamosciat­a, applique di Charlotte Perriand (Rago Auctions), sofà e console di Martyn L. Bullard, sgabelli di Lucca Antiques, tappeto di Anthony Monaco.
Home theatre. sopra: la terrazza della suite padronale. Chaise longue su misura come lo specchio con cornice di ferro, sedute in rattan, da Niche. a destra: la “screening room”. Alla parete scamosciat­a, applique di Charlotte Perriand (Rago Auctions), sofà e console di Martyn L. Bullard, sgabelli di Lucca Antiques, tappeto di Anthony Monaco.
 ??  ??
 ??  ?? Eclettismo di ricerca. a sinistra: l’ingresso, manifesto anni ’20 di Henri Le Monnier e vecchio mobile classifica­tore in rovere. in basso: la cucina è uno spazio versatile. Lampade a sospension­e di Arteluce, elementi cucine di Dornbracht, frigorifer­o Sub-zero, sgabelli di Alison Berger (Holly Hunt), cappa, mobili contenitor­i e isole con top di Caesarston­e su disegno di MLB. pagina seguente: la sala da pranzo. Sulla tavola di MLB, servizio di Hermès, bicchieri di Riedel e Ralph Lauren, argenteria di Christofle. Poltrone di Pierre Jeanneret, opera di Roy Lichtenste­in, tappeto Antique Mansour Rug.
Eclettismo di ricerca. a sinistra: l’ingresso, manifesto anni ’20 di Henri Le Monnier e vecchio mobile classifica­tore in rovere. in basso: la cucina è uno spazio versatile. Lampade a sospension­e di Arteluce, elementi cucine di Dornbracht, frigorifer­o Sub-zero, sgabelli di Alison Berger (Holly Hunt), cappa, mobili contenitor­i e isole con top di Caesarston­e su disegno di MLB. pagina seguente: la sala da pranzo. Sulla tavola di MLB, servizio di Hermès, bicchieri di Riedel e Ralph Lauren, argenteria di Christofle. Poltrone di Pierre Jeanneret, opera di Roy Lichtenste­in, tappeto Antique Mansour Rug.
 ??  ??
 ??  ?? Buon riposo. pagina precedente, in senso orario: la camera degli ospiti con letto di MLB, lampada Atollo di Vico Magistrett­i (Oluce). Tessuti Dedar per i cuscini, biancheria Fendi; la stanza del primogenit­o Mason: rivestimen­to del soffitto di Ralph Lauren, letti di Restoratio­n Hardware; il bagno padronale: rubinetter­ia Kalista, sanitari di Kohler; la “scarpiera” di Kourtney, design Richard Landry Architects. a destra: il mezzanino.
Buon riposo. pagina precedente, in senso orario: la camera degli ospiti con letto di MLB, lampada Atollo di Vico Magistrett­i (Oluce). Tessuti Dedar per i cuscini, biancheria Fendi; la stanza del primogenit­o Mason: rivestimen­to del soffitto di Ralph Lauren, letti di Restoratio­n Hardware; il bagno padronale: rubinetter­ia Kalista, sanitari di Kohler; la “scarpiera” di Kourtney, design Richard Landry Architects. a destra: il mezzanino.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy