GERHARD MUNTHE , originale interprete del Modernismo norvegese.
Sbaglia chi crede che gli scozzesi siano poco dotati di humour. Lo dimostra QUESTA PROVOCAZIONE dedicata al re della tavola.
Il timore di ogni buongustaio che abbia nel suo carnet una puntata in Gran Bretagna è il famoso giudizio di Monsieur le President François Mitterrand: “La nazione in cui si mangia peggio al mondo a eccezione della Danimarca”. Figurarsi poi quando ci si avventura (questa è la stagione migliore) in luoghi remoti ancorché scicchissimi come le Highlands scozzesi, dove trionfano le specialità a base di maiale predilette dal principe Carlo: le uova scozzesi (sode, avvolte in un fagottino di carne, salsiccia di maiale, pangrattato, e fritte), il “toad in the hole”, o rospo nel buco (salsiccia coperta di besciamella e fritta), lo stinco in salsa gravy. La buona notizia è che a Inverness, sul fascinoso lago di Loch Ness (completo di mostro leggendario...), quelle temibili specialità hanno fatto un salto di status per mano di Sean Kelly, uno dei cuochi che stanno svecchiando la cucina anglosassone senza tradirne le radici. La finezza della mano è quella di un professionista che ha lavorato in Francia con un passaggio da Albert Roux come chef pâtissier. Da cui questo ironico porcello seduto su granella di cacao. Dolce? Sì e no, dato che si tratta di un gelato al bacon, coperto di cioccolato bianco e cocco spray in tinta rosa baby. Il ristorante si trova all’interno del Lovat Hotel – un’antica stazione di posta, a due passi dal lago di Loch Ness – del quale Kelly, fautore di uno stile focalizzato sulla rivisitazione delle ricette locali e sull’interesse per l’arte, è diventato proprietario l’anno scorso.