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Terracotte e maioliche di ARTURO in mostra a Cortina d’Ampezzo. MARTINI

A Cortina d’Ampezzo una mostra preziosa porta in scena per la prima volta le opere di ARTURO MARTINI appartenen­ti alla Collezione Costantino Barile. Sculture, ma anche piatti e formelle. Capolavori.

- di KATHERINE VOSS

Ecco, a Cortina d’Ampezzo, una mostra che non t’aspetti, preziosa e illuminant­e: “Arturo Martini - Magia della ceramica. Le terracotte e le maioliche della Collezione Costantino Barile” (Galleria Contini, fino al 22 aprile). Protagonis­te una quarantina di opere, di medie dimensioni, di Martini, per la prima volta presentate al pubblico nel loro insieme. Si tratta della formidabil­e raccolta di Costantino Barile (Albisola, 1890-1968), illustre studioso di storia della ceramica ligure e collezioni­sta raffinato di manufatti fittili. Un colpo d’occhio straordina­rio sul lavoro di quello che per i più è uno dei maggiori scultori della prima metà del ’900. Vi si incontrano capolavori nei quali si avvertono gli imprinting dei “valori plastici”, le pulsioni Déco, lo spirito del realismo magico quale espression­e quasi meditativa e insieme vitalissim­a di un innato senso del sacro. Ci sono classici come

La Nena, il ritratto della figlia Maria Antonietta modellata nell’attimo struggente in cui, in treno, si allontana verso il collegio; e  L’attimo struggente. a sinistra: un classico di Arturo Martini, La Nena, 1930 ca. terracotta cm 45x 30x 31cm. Nena era Maria Antonietta, primogenti­ta di Martini. «Qui l’osservazio­ne realistica tende a farsi stile e armonia», scrisse Carlo Carrà. sotto: Trilogia dei Re-Lo sposalizio dei Principi, cm 94x94x24. 1926-27.

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