SEMPLICITÀ È LUSSO
PER RACCONTARE LA COMPLESSITÀ CONTEMPORANEA, CARLO COLOMBO SI È CREATO UN PERSONALISSIMO LINGUAGGIO PURISTA CHE GUARDA CON RISPETTO AI MAESTRI DEL BEL DESIGN. ITALIANO.
Nelle opere di architettura e nei lavori di interior design Carlo Colombo pratica un neorazionalismo per nulla minimalista, al contrario ricco di citazioni, di materiali nobili, di spaziature ariose, di chiaroscuri ricondotti sempre all’armonia tonale, di un’elegante, lirica classicità. Nei progetti architettonici a Dubai come in Cina, a Miami come nelle residenze e ville disegnate tra la Brianza e Lugano (dove ha il suo centro operativo) ha dimostrato di saper giocare magistralmente con linee essenziali e tagli netti. Una semplicità di linguaggio che trasmette emozione e si fonda su richiami colti ai maestri funzionalisti. E che si ritrova nel design dei suoi oggetti. Come la poltroncina Diana di Giorgetti, con cui interagisce in questa foto: per dirne solo uno tra gli oltre mille che ha progettato, dando a ciascuno di loro una precisa identità che tiene conto anche del dna dei marchi per cui lavora. Così come in ognuno di loro vive una componente artistica – «ho una grande passione per l’arte» dice – che “deflagra” nella poltrona-scultura 784 (in alto) alluminio dorato prodotta in serie limitata. Un manifesto della lussuosa semplicità “michelangiolesca” di Colombo: «Semplicità per me significa partire da un’idea e studiarla fino ai minimi dettagli per spogliarla del superfluo e renderla pura».