Talento multiplo
A Napoli una grande mostra illustra il lavoro multidisciplinare dell’architetto SANTIAGO CALATRAVA.
Per la prima volta a Napoli una grande mostra dedicata a Santiago Calatrava. Una selezione di oltre 350 opere e documenti, maquette, studi e progetti, ma anche schizzi, dipinti, ceramiche e sculture. Perché Calatrava è un talento eclettico e si può vedere la sua ricca produzione al secondo piano del Museo di Capodimonte e nell’edificio settecentesco del cellaio nel Real Bosco. Architetto e ingegnere, iniziò con la progettazione di alcuni ponti tra cui l’Alamillo a Siviglia (1992), forse il più bello in assoluto. Quello a Venezia fu motivo di non poche traversie. L’influenza in queste strutture ingegneristiche è quella del grande strutturista spagnolo Félix Candela con il quale ha progettato a Valencia la Città delle
Arti e delle Scienze: un complesso architettonico composto da cinque differenti strutture, suddivise all’interno di tre aree tematiche: arte, scienza e natura. Il complesso è stato definito un’architettura organica, ma francamente a me pare connotazione impropria. Le qualità costruttive d’avanguardia di Calatrava e del maestro Candela riescono ad armonizzare gli elementi con i contenuti, lasciando però trasparire la tradizione mediterranea del mare e della luce attraverso un gioco di colori tra l’azzurro dei grandi stagni d’acqua a cielo aperto e il bianco del cemento. Il centro è così divenuto una parte essenziale della città. Ma Calatrava ha operato in venti Paesi del mondo portando ovunque l’afflato della sua Spagna e e la vivacità del suo talento.