È SCRITTO NEI MURI
La storia di un’antica casa patrizia in SVIZZERA riaffiora grazie a un accurato restauro conservativo.
In Svizzera un edificio storico destinato all’oblio rinasce grazie all’impegno di una Fondazione e al restauro CONSERVATIVO di uno studio di architetti che ha voluto mantenere tutte le tracce che il passato ha lasciato negli interni: sia i dettagli preziosi sia le cicatrici.
Esiste un’incredibile ricchezza architettonica nell’Europa occidentale, al di là dei monumenti e dei palazzi che conosciamo tutti, molti dei quali già nei nostri radar quando visitiamo i Paesi in cui si trovano. Ci sono casali e normali case di famiglia che risalgono al Rinascimento e talvolta anche a molto prima. Erano le case di nessuno in particolare, e nella maggior parte dei casi la storia dei proprietari è andata perduta e rimangono per questo anonime. Cosa succede quando queste magnifiche strutture antiche cadono in rovina dopo decenni di abbandono? Tendono ad aggiungersi al degrado del tessuto urbano che li circonda. La Svizzera possiede molti di questi edifici ma grazie all’intervento della Swiss Heritage Society è stata individuata una soluzione innovativa per utilizzare queste proprietà e in molti casi per riportarle alla gloria del passato, o almeno assai vicino a essa. Nel 2005 la Società ha celebrato il proprio centenario e ha fondato la Stiftung Ferien im Baudenkmal (Fondazione Vacanze nei Monumenti) il cui proposito è identificare e restaurare gli edifici in modo che possano essere arredati e in seguito anche dati in affitto come case di vacanza. Una soluzione creativa che risolve molti problemi in un colpo solo. Spesso queste strutture sono così in rovina da costituire un pericolo per ciò che le circonda, sono brutte e possono avere un impatto negativo sui
dintorni (il decadimento porta maggior decadimento). Attraverso l’impegno della Fondazione un architetto verifica lo stato dell’edificio e fa un progetto di restauro che, una volta ultimato, non solo valorizza un edificio, ma migliora la percezione della comunità circostante. Vengono utilizzati artigiani e fornitori locali e la comunità viene sensibilizzata sulla ristrutturazione. Poi, ovviamente, c’è il beneficio economico degli affitti e l’afflusso dei turisti che hanno la possibilità di trascorrere qualche notte in una casa che appartiene a un mondo antico e magico come quello della Türalihus a Valendas.
La villa si trova nel cuore del vecchio villaggio e fu costruita come un grande casale nel 1485, fu poi ampliata e nel 1554 venne aggiunta la sua caratteristica ala a torre che le ha dato il nome, la “Türmchen Haus”. Passato di mano in mano, l’edificio divenne, nel XVIII secolo, proprietà della famiglia Marchion che aggiunse un piano e nel 1775 lo adeguò allo stile barocco imperante, quello che vediamo ancora oggi. Dall’inizio degli anni ’40 del secolo scorso la casa rimase vuota e per molto tempo si cercò senza successo un nuovo proprietario. I sessant’anni di abbandono la lasciarono in uno stato prossimo alla demolizione, ma nel 2007 la Fondazione comprò la proprietà e ne commissionò il restauro allo studio di architettura Capaul & Blumenthal di Ilanz, noto per il suo approccio conservativo all’eredità culturale della regione.
Lo studio concepisce i propri progetti come un confronto culturale con il luogo e le persone che ci abitano. Il suo biglietto da visita più esemplificativo è il Cinema Sil Plaz di Ilanz (2010) che ha dato vita a un nuovo centro sociale nella città. Per la Türalihus l’approccio è stato scientifico ma semplice, e
cioè mantenere il più possibile della struttura originale e restaurare con delicatezza gli interni rispettando i dettagli barocchi che rendono unico e speciale questo posto. Gli architetti hanno deciso di ricavare due appartamenti che possono accogliere da quattro a sette ospiti, in cui è stato conservato il più possibile del passato, dai gradini consunti alla boiserie trattata a olio, dai pavimenti in pietra alle pareti affumicate, nere di fuliggine. Ci sono cinque stanze, due salotti e due sale da bagno, tutte comunicanti attraverso la torre. I dettagli barocchi sono incredibili e gli architetti hanno fatto un ottimo lavoro restaurandoli senza modificarli. Il passato è scritto sui muri e sui soffitti, è insieme rustico e nobiliare e le aggiunte recenti come la cucina e le sale da bagno sono state realizzate con sensibilità ed eleganza. Si capisce per quale motivo Capaul & Blumenthal abbia vinto nel 2017 il premio “Gute Bauten Graubünden” per il loro lavoro di restauro di edifici antichi. La Türalihus è testimone dell’idea che il passato possa essere importante e vitale per la società contemporanea.
La rinascita di un luogo storico è possibile grazie al lavoro di un gran numero di soggetti che collaborano a un progetto comune. L’associazione locale Valendas Impuls, il Comune, i Grigioni e la Swiss Heritage Society così come il Graubünden Historical Preservation con la Stiftung Ferien im Baudenkmal e gli architetti Gordian Blumenthal e Ramun Capaul hanno reso possibile fare qualche passo indietro nel tempo e trascorrere qualche notte nella straordinaria Türalihus.
Per la TÜRALIHUS l’approccio è stato scientifico ma semplice: mantenere la struttura originale e restaurare con delicatezza gli interni.