SPAZIO LIBERO
Nel centro di MOSCA, marmi e boiserie contemporanee per un appartamento dagli ambienti ariosi. Dove l’accostamento di materiali, dettagli, arte e design crea l’atmosfera.
Marmi, boiserie e raffinati giochi di colore negli ambienti ariosi di una casa nel centro di MOSCA.
Per Dmitry Kulish, l’architetto che ha firmato il progetto di queste pagine, disegnare una buona pianta significa aver fatto già metà del lavoro. Un concetto che in questo appartamento è più che mai evidente, perché è la divisione degli spazi che ne crea il ritmo e lo rende fuori dal comune. Siamo nel centro di Mosca, in un palazzo di recente costruzione: ci sono stati pochissimi vincoli nello strutturare lo spazio abitativo. Il pensiero da cui è partito tutto è stato quello di creare spazi molto ampi, liberi. La pianta è stata articolata in modo da sfruttare al massimo la superficie disponibile, circa 180 mq, ricorrendo il meno possibile a corridoi. Quindi con una perdita di spazio minima. Il risultato è uno spazio giorno in cui sono ospitati cucina, sala da pranzo e living, tutti in un unico locale di più di 50 mq. Le due camere
principali sono molto grandi: quella dei padroni di casa misura quasi 50 mq, quella del bambino poco meno di 40 (contiene anche un’area gioco con attrezzi per il movimento). Entrambe hanno guardaroba “invisibili”, i cui accessi sono celati dalle boiserie. Ci sono anche tre bagni e una camera per gli ospiti. «Volevo creare una struttura classica con, al suo interno, arredi moderni. Volevo che gli spazi risultassero leggeri: per questo ho deciso di utilizzare, quasi ovunque, una boiserie bianca dal disegno molto semplice», prosegue il progettista.
La palette di colori scelta per tutti gli ambienti è neutra/ naturale, con l’eccezione del verde-azzurro della cucina: «È il prototipo di un modello che ho disegnato per Toncelli e che è stato presentato a Eurocucina (l’evento fieristico di settore nell’ambito della Milano Design Week, ndr). Le ante sono rivestite in rame dalla speciale patina verde, un materiale più usato in architettura che in arredamento, gli interni sono in teak. Mentre per l’isola centrale, dal piano scorrevole motorizzato, abbiamo utilizzato un marmo molto particolare, il Paonazzo, varietà di Carrara dalle fitte venature», spiega Kulish. Quello dei rivestimenti è un capitolo molto importante in questo appartamento. Le pareti del vestibolo d’ingresso, che della cucina formano una sorta di fondale, sono nello stesso marmo dell’isola in cucina, che troviamo anche nel bagno padronale e in quello di servizio, qui in un originale motivo a piastrelle triangolari
(per valorizzare al massimo il materiale in uno spazio piccolo, che non permette la distanza necessaria per apprezzare la venatura). Nel bagno che serve la camera del bambino e quella degli ospiti, invece, le pareti sono in Calacatta verde e il pavimento in Bardiglio, lo stesso della zona cucina. Nel resto della casa sono posati parquet: spina ungherese in quercia per le camere e un sofisticato intarsio in quercia e ottone per la sala da pranzo, dove il metallo crea un motivo di foglie tono su tono. «Abbiamo scelto un tavolo da pranzo con piano in cristallo proprio per valorizzare al massimo questa decorazione a terra», prosegue l’architetto. «Ho voluto che la posa fosse eseguita dalla stessa
I materiali: parquet in quercia, talvolta con intarsi in ottone, marmi preziosi. Accostati a BOISERIE bianche, leggere e senza tempo.
azienda produttrice del materiale, in questo caso I Vassalletti: è un’attenzione fondamentale anche per tutelare la qualità del risultato finale». Anche porte e boiserie sono state realizzate dalla stessa azienda, che ha mandato a Mosca i suoi artigiani per un sopralluogo e ha poi ricreato, in Italia, una dima a dimensioni reali per poter ricreare l’ambiente su misura.
Gli spazi si innestano gli uni agli altri in modo molto curato, creando continuità pur mantenendo divisioni nette. «Ho cercato di creare un equilibrio ideale tra zone giorno e notte», dice Kulish. Un equilibrio in cui gli elementi sono in dialogo costante: la camera padronale, per esempio, è separata dalla zona giorno solo da un piccolo corridoio. L’idea di farla così grande all’inizio aveva lasciato i proprietari un po’ perplessi, ma l’idea dell’architetto si è rivelata convincente: «Se consideriamo anche lo spazio del bagno en suite e del guardaroba, l’area della camera è quella di un appartamento. Il fatto che sia attaccato alla zona in cui vengono ricevuti gli ospiti lo fa vivere in un modo diverso, non solo come camera da letto. È uno spazio privato ma arioso, una di quelle soluzioni che non sono possibili sempre. E secondo me era giusto approfittarne», afferma Kulish. Il letto è posto al centro della stanza, piena di luce grazie ad ampie finestre; alle sue spalle, dietro la testiera, una panca invita a sedersi, anche solo per svestirsi con calma; da lì si accede al guardaroba e al bagno, interamente rivestito in marmo, dove una spettacolare vasca dalla forma irregolare sembra una conchiglia dai volumi stilizzati.
La presenza del made in Italy in questo progetto è di rilievo: «Qui è italiano circa il 70% di arredi e materiali, una scelta che riflette il mio gusto ma anche la capacità delle aziende italiane di garantire la qualità», conclude l’architetto. Quella qualità che è indispensabile quando, come in questa casa, gli elementi che creano il progetto sono così particolari: materiali importanti, arredi, accessori, opere d’arte. Il segreto è la misura: quel dettaglio che è la chiave di volta del tutto.