AD (Italy)

Un MIX RIUSCITO di vintage e contempora­neo in un appartamen­to di Parigi.

La passione per gli oggetti dà vita a un eclettico interior nel settimo arrondisse­ment di PARIGI. Dove arredi e collezioni raccontano la storia di un mix possibile tra vintage e contempora­neo.

- testo di ELENA DALLORSO fotografie di FRANCESCO DOLFO

LLa storia che racconta questa luminosa casa ottocentes­ca nel settimo arrondisse­ment è una storia d’amore. E non solo quello tra Giuseppe Sperandio e suo marito Matteo Ausano, profession­isti della comunicazi­one per famosi marchi di moda, ma quello che entrambi hanno per le loro famiglie d’origine e per gli oggetti, che colleziona­no da sempre, con un’incredibil­e simmetria di passioni che ha unito per esempio cloches di vetro e cornici piene di farfalle e insetti appartenen­ti all’uno e all’altro da prima che si conoscesse­ro. «Nessuno di noi due è un minimalist­a», sottolinea Matteo Ausano, «e far entrare nei 130 metri quadrati della nostra prima casa insieme tutti gli oggetti che accumuliam­o sembrava una missione impossibil­e». In realtà, mantenendo, grazie a un compromess­o di coppia, il total white per pareti, stucchi, fregi originali e infissi («Giuseppe avrebbe preferito inserire almeno una parete colorata in ogni stanza») la somma è risultata armonica e ha senso: una wunderkamm­er eclettica ma non soffocante, dove anche i mobili sono perfettame­nte integrati grazie all’acquisizio­ne di nuove vesti e nuove collocazio­ni. Un divano Roche Bobois provenient­e dalla casa romana di Giuseppe Sperandio è stato rifoderato di velluto verde scuro da un tappezzier­e parigino, le sedie anni ’50 intorno al tavolo da pranzo Concorde di Poliform rivestite di tessuti Dedar. Perfetta, nell’insieme, la cupola

Skygarden di Flos in gesso colato lavorato e verniciato di bianco all’interno che illumina l’angolo conversazi­one del salotto.

Il mix di vintage e contempora­neo funziona perché segue un filo narrativo molto semplice, cioè il gusto personale dei padroni di casa: «Ci piacciono le stesse cose tanto da influenzar­ci a vicenda nelle scelte, siamo attratti dai mercatini delle pulci di ogni angolo del mondo, e alla fine tutto torna», spiega Sperandio. «Inoltre abbiamo madri appassiona­te dell’arredament­o che possiedono entrambe, in campagna, un locale chiamato dal resto della famiglia “la stanza degli orrori”, in cui vengono stipati i regali ricevuti negli anni e non graditi. Per noi, ovviamente, è un bazar meraviglio­so da cui attingiamo senza ritegno. Il leopardo in ceramica anni ’80 che campeggia nel nostro ingresso arriva da lì». Collocati

Il connubio di antico e moderno funziona perché segue un filo narrativo molto semplice, cioè il GUSTO

PERSONALE dei padroni di casa: «Ci piacciono le stesse cose tanto da influenzar­ci a vicenda nelle scelte e siamo attratti dai mercatini delle pulci di tutto il mondo».

in un contesto diverso gli oggetti conquistan­o una nuova vita. Le zuppiere bianche, i bicchieri o i piatti della nonna, perfino i copriletti all’uncinetto e i giocattoli di gomma fanno parte del nuovo lessico famigliare di Matteo e Giuseppe. «Arriviamo entrambi da posti piccoli, io dalla provincia di Treviso e Giuseppe da Teramo, e siamo molto legati alle nostre famiglie. La vita ci ha portati lontano, e non parlo solo della distanza geografica», dice Ausano. «Arredare l’appartamen­to di Parigi con queste cose è stato un modo per ricordarce­ne e portarci dietro le nostre origini, per ricordarle. Per noi la casa è un nido, un posto dove trovare calore e serenità. Per questo è piena di oggetti che ci piacciono e ci fanno sentire bene, senza per forza essere preziosi, né nostalgici».

L’inventario è vasto, affiancato dai pezzi acquistati durante i viaggi: quadretti e icone di madonne, coralli e conchiglie, specchi antichi, vasi, boules, che si accumulano senza che nulla, una volta entrato in casa, venga eliminato. «La rotazione è un metodo per creare scenari sempre diversi», dice Ausano. «La sala da pranzo è un po’ il cuore della nostra vita domestica, dove possiamo sbizzarrir­ci con la mise en place». Ma anche ciò che, sia appeso a una parete, sia appoggiato su un mobile, si sedimenta come ornamento permanente, racconta una storia, evoca un ricordo: «Le persone hanno bisogno di storie, e guardando gli oggetti della nostra casa gli amici si incuriosis­cono, chiedono», dice Sperandio. «Allora io racconto, talvolta calcando anche un po’ la mano, perché credo che l’importante sia sempre dare una voce a quello che ci circonda, una voce che poi parla di noi»: una residenza di rappresent­anza, nel senso più letterale ed esclusivo del termine: rappresent­a sogni, passioni e ricordi di quelli che ci vivono.

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 ??  ?? A SINISTRA: NEL SALOTTO, LAMPADA A SOSPENSION­E SKYGARDEN (FLOS). DIVANO ROCHE BOBOIS RIVESTITO IN VELLUTO VERDE. MOBILE VINTAGE CON COLLEZIONE DI CRISTALLI. QUADRI E CLOCHES CON COLLEZIONE DI FARFALLE E INSETTI. SULLA PARETE SINISTRA FOTO DI MALICK SIDIBÉ E COVER VANITY FAIR DI FRANCESCO VEZZOLI. SUL TAVOLINO LAMPADA DI MARCO COSTANZI.
A SINISTRA: NEL SALOTTO, LAMPADA A SOSPENSION­E SKYGARDEN (FLOS). DIVANO ROCHE BOBOIS RIVESTITO IN VELLUTO VERDE. MOBILE VINTAGE CON COLLEZIONE DI CRISTALLI. QUADRI E CLOCHES CON COLLEZIONE DI FARFALLE E INSETTI. SULLA PARETE SINISTRA FOTO DI MALICK SIDIBÉ E COVER VANITY FAIR DI FRANCESCO VEZZOLI. SUL TAVOLINO LAMPADA DI MARCO COSTANZI.
 ??  ?? A DESTRA: NELLA SALA DA PRANZO TAVOLO CONCORDE (POLIFORM) E SEDIE ANNI ’50 RIVESTITE CON TESSUTI DEDAR. TOVAGLIA DI LINO INTAGLIATA A MANO CON INIZIALI, REALIZZATA DALLA MAMMA DI GIUSEPPE SPERANDIO. CHANDELIER A GOCCE IN CRISTALLO ’700. INGINOCCHI­ATOIO FRANCESE DELL’800. OPERA DI TAKASHI MURAKAMI. PAGINA SEGUENTE A DESTRA: PARTICOLAR­E DELLA SALA DA PRANZO CON COLLEZIONE DI VASI VIOLA E OPERA DI QU GUANGCI.
A DESTRA: NELLA SALA DA PRANZO TAVOLO CONCORDE (POLIFORM) E SEDIE ANNI ’50 RIVESTITE CON TESSUTI DEDAR. TOVAGLIA DI LINO INTAGLIATA A MANO CON INIZIALI, REALIZZATA DALLA MAMMA DI GIUSEPPE SPERANDIO. CHANDELIER A GOCCE IN CRISTALLO ’700. INGINOCCHI­ATOIO FRANCESE DELL’800. OPERA DI TAKASHI MURAKAMI. PAGINA SEGUENTE A DESTRA: PARTICOLAR­E DELLA SALA DA PRANZO CON COLLEZIONE DI VASI VIOLA E OPERA DI QU GUANGCI.
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 ??  ?? SOTTO: QUADRO CON BOCCA DI ENRICO COLOMBOTTO ROSSO. DOUBLE HAPPINESS
ANGEL, SCULTURA DEL CINESE QU GUANGCI. RITRATTO DI YVES SAINT LAURENT. FOTO ARCHIVIO CHRISTIAN DIOR.
SOTTO: QUADRO CON BOCCA DI ENRICO COLOMBOTTO ROSSO. DOUBLE HAPPINESS ANGEL, SCULTURA DEL CINESE QU GUANGCI. RITRATTO DI YVES SAINT LAURENT. FOTO ARCHIVIO CHRISTIAN DIOR.
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 ??  ?? IN QUESTA PAGINA: LA CUCINA, CON UNA COLLEZIONE DI VASI E ZUPPIERE DI FAMIGLIA. MANO PORTAFIORE DI GENTUCCA BINI PER BITOSSI. CERAMICHE DI ASTIER DE VILLATTE. VASI DA FIORI IN CERAMICA CINESE DI JINGDEZHEN. PAGINA PRECEDENTE: NELL’INGRESSO, TWITABLE (GABBIA) DI SELETTI PER SPAZIO PONTACCIO E MEMORABILI­A (TESCHIO, BOCCA E CUORE), TUTTO SELETTI. GHEPARDO ANNI ’80 IN CERAMICA. SULLA CONSOLE LACCATA NERA FOTO DI RON GALELLA RAFFIGURAN­TE GRACE JONES ALLO STUDIO 54.
IN QUESTA PAGINA: LA CUCINA, CON UNA COLLEZIONE DI VASI E ZUPPIERE DI FAMIGLIA. MANO PORTAFIORE DI GENTUCCA BINI PER BITOSSI. CERAMICHE DI ASTIER DE VILLATTE. VASI DA FIORI IN CERAMICA CINESE DI JINGDEZHEN. PAGINA PRECEDENTE: NELL’INGRESSO, TWITABLE (GABBIA) DI SELETTI PER SPAZIO PONTACCIO E MEMORABILI­A (TESCHIO, BOCCA E CUORE), TUTTO SELETTI. GHEPARDO ANNI ’80 IN CERAMICA. SULLA CONSOLE LACCATA NERA FOTO DI RON GALELLA RAFFIGURAN­TE GRACE JONES ALLO STUDIO 54.
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 ??  ?? A SINISTRA: ALLA PARETE DELLA CAMERA DA LETTO, MADONNE COMPRATE DURANTE I VIAGGI (CUBA, MESSICO, COLOMBIA BRASILE). SUL COMODINO LAMPADA KELVIN LED (FLOS). IN BASSO: UNA DELLE SALE DA BAGNO, CARATTERIZ­ZATE DALLE RACCOLTE DI GIOCATTOLI D’EPOCA E DA STAMPE VINTAGE SULL’ANATOMIA UMANA. FENICOTTER­O DI PENELOPE MILANO. PAGINA SEGUENTE: IN UNA CAMERA, LAMPADA A SOSPENSION­E GLO-BALL (FLOS). ALZATA FRANCESE FINE ’800 CON CORALLO MONTATO DELL’ 800. DISEGNO A MATITA ANNI ’30 DI ANONIMO MILANESE. PITTURA SACRA FRANCESE DI FINE ’800.
A SINISTRA: ALLA PARETE DELLA CAMERA DA LETTO, MADONNE COMPRATE DURANTE I VIAGGI (CUBA, MESSICO, COLOMBIA BRASILE). SUL COMODINO LAMPADA KELVIN LED (FLOS). IN BASSO: UNA DELLE SALE DA BAGNO, CARATTERIZ­ZATE DALLE RACCOLTE DI GIOCATTOLI D’EPOCA E DA STAMPE VINTAGE SULL’ANATOMIA UMANA. FENICOTTER­O DI PENELOPE MILANO. PAGINA SEGUENTE: IN UNA CAMERA, LAMPADA A SOSPENSION­E GLO-BALL (FLOS). ALZATA FRANCESE FINE ’800 CON CORALLO MONTATO DELL’ 800. DISEGNO A MATITA ANNI ’30 DI ANONIMO MILANESE. PITTURA SACRA FRANCESE DI FINE ’800.
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