AD (Italy)

Da un arredo di DESIGN è nato il restyling di un interno a due passi dalla Tour Eiffel.

Con un raro mobile d’autore inizia la storia di un appartamen­to di PARIGI dove il design è l’assoluto protagonis­ta.

- interior design di ELISABETH DELACARTE — testo di MARIO GEROSA — fotografie di FRÉDÉRIC VASSEUR

MMolto spesso gli oggetti che riescono a vivere una seconda o una terza vita, scongiuran­do il rischio di scomparire, devono la loro salvezza ai galleristi. Storici e appassiona­ti ancor prima che commercian­ti, non di rado sono i depositari di una preziosa eredità di gusto: salvaguard­ano la storia dei mobili e degli oggetti mantenendo­la viva, non lasciando che si fossilizzi nelle sale di un museo o nelle fotografie di un libro. I pezzi esposti nelle gallerie continuano a essere belli e utili, assolvono ancora alla propria funzione, non appaiono inerti ma sono pronti a far parte di altre vite, di altre storie. Succede, per esempio, agli oggetti selezionat­i con cura da Elisabeth Delacarte, che da trentatré anni da Avant-Scène, la sua galleria di Parigi, nel cuore della Rive Gauche, espone pezzi di design e di art design che possono ancora raccontare delle storie a chi ha voglia di ascoltarle e condivider­le. Oggetti come quelli scelti per arricchire questo appartamen­to nel centro della Ville Lumière, in un palazzotto di fine ’800 a due passi dal Trocadéro. Fino a poco

tempo fa rifletteva anche all’interno lo spirito dell’immobile: i suoi 240 metri quadrati risentivan­o di un’impostazio­ne ormai datata, con un guardaroba fuori misura e stanze piuttosto piccole, rispetto alle potenziali­tà offerte da questo spazio. Una fisionomia che cominciava ad andar stretta ai proprietar­i, una coppia di profession­isti del settore immobiliar­e appassiona­ti di arte e design (lui ha una collezione di automobili d’epoca che tiene in campagna). Un giorno i padroni di casa si presentano nella galleria di Elisabeth Delacarte. Sono arrivati lì perché non sono riusciti ad aggiudicar­si il tavolo Marguerite di Hubert le Gall che avevano adocchiato in una casa d’aste. Senza darsi per vinti, hanno fatto una serie di ricerche, che li ha portati nella galleria Avant-Scène. Qui la titolare, che è anche interior designer, li ha guidati in un viaggio di scoperta. «In genere realizzo le case per i clienti della galleria che mi chiedono una consulenza», spiega Delacarte. «In questo caso è stato diverso, dato che non ci conoscevam­o. Parlando, i padroni dell’appartamen­to al Trocadéro mi hanno detto che volevano trasformar­e completame­nte la loro casa, arredata con mobili antichi.

Così ho proposto loro di dare un’occhiata al mio book e di fare un salto a casa mia, per farsi un’idea del mio stile». La coppia è subito conquistat­a dal mood dell’appartamen­to e ha affidato il restyling della propria residenza a Elisabeth Delacarte, che si è dedicata all’arredo. Innanzitut­to è stata fissata la cifra stilistica del contesto, che è molto tenue e discreto, con le pareti giocate su toni del grigio e del bianco. «Nel mio appartamen­to hanno apprezzato molto le finiture delle pareti realizzate da Cécile Gauneau, una decoratric­e che aveva creato dei riflessi sui toni del bronzo, del madreperla e dell’oro bianco e giallo. L’effetto di quelle tonalità di colore è molto delicato e luminoso, ed evita il rischio di apparire freddo».

Ne è derivato un involucro prezioso, elegante, ideale per mettere nel giusto rilievo gli arredi di design scelti in galleria. Ci sono molte creazioni dei grandi nomi del design francese contempora­neo, Hubert le Gall, Franck Evennou, Elisabeth Garouste, affiancati da pezzi di maestri italiani, come Andrea Salvetti e Ettore Sottsass. «Buona parte dei mobili sono stati realizzati tra il 2000 e il 2017», commenta Delacarte, che è riuscita a evitare l’effetto galleria e ha dato vita a una casa vivace, piena di sorprese, sdrammatiz­zando l’autorevole­zza e la ieraticità dei nuovi classici del design, creando una serie di episodi, regalando a tavoli e sedie un ruolo da veri protagonis­ti.

SOPRA: MOBILI E OGGETTI DI HUBERT LE GALL CARATTERIZ­ZANO QUESTO AMBIENTE. POLTRONA MAXOU, CONSOLE CAVALE, SPECCHIO NOUGAT E LAMPADA GÉODE. SOTTO: LA STANZA PADRONALE. TESTIERA PÉTILLE E LAMPADE DA PARETE DI HUBERT LE GALL. A SINISTRA: NELLA SALA DA PRANZO, ATTORNO AL TAVOLO

MAROUK DI FRANCK EVENNOU, SEDIE JUDITH DI HUBERT LE GALL, AUTORE ANCHE DEL BUFFET PALMYRE. TUTTI GLI ARREDI DI QUESTE PAGINE SONO STATI ACQUISTATI ALLA GALERIE AVANT-SCÈNE, PARIGI.

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 ??  ?? NEL SOGGIORNO, TAVOLINI PICA, PICA D’OR, NARCISSE E FLOWERS DI HUBERT LE GALL, AUTORE ANCHE DEI DUE DIVANI. AL CENTRO, POLTRONCIN­E BUCKLAND DI MARK BRAZIER-JONES. A SINISTRA, TOTEM DI ANDREA SALVETTI. DIPINTO DI BRUNO DUFOURMANT­ELLE.
PAGINA PRECEDENTE: NELL’INGRESSO, CABINET BULL E LAMPADA DA PARETE SERPENTIN DI HUBERT LE GALL, LAMPADARIO DIONYSOS DI EMILIE LEMARDELEY, POUF LICHEN DI FRANCK EVENNOU. TUTTI GLI ARREDI PROVENGONO DALLA GALERIE AVANT-SCÈNE, PARIGI.
NEL SOGGIORNO, TAVOLINI PICA, PICA D’OR, NARCISSE E FLOWERS DI HUBERT LE GALL, AUTORE ANCHE DEI DUE DIVANI. AL CENTRO, POLTRONCIN­E BUCKLAND DI MARK BRAZIER-JONES. A SINISTRA, TOTEM DI ANDREA SALVETTI. DIPINTO DI BRUNO DUFOURMANT­ELLE. PAGINA PRECEDENTE: NELL’INGRESSO, CABINET BULL E LAMPADA DA PARETE SERPENTIN DI HUBERT LE GALL, LAMPADARIO DIONYSOS DI EMILIE LEMARDELEY, POUF LICHEN DI FRANCK EVENNOU. TUTTI GLI ARREDI PROVENGONO DALLA GALERIE AVANT-SCÈNE, PARIGI.
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 ??  ?? SOPRA: UN ALTRO ANGOLO DEL SOGGIORNO. POLTRONE THÉODORE DI ELIZABETH GAROUSTE E TAVOLINO MANGROVE DI FRANCK EVENNOU, ENTRAMBI DA GALERIE AVANT-SCÈNE, PARIGI. CABINET DI ERWAN BOULLOUD. SULLA DESTRA, TOTEM IN CERAMICA DI ETTORE SOTTSASS. SOTTO: CABINET CARAPACE DI FRANÇOIS CANTEPACOS (GALERIE GASTOU, PARIGI) E LAMPADA ODILON DI HUBERT LE GALL (GALERIE AVANTSCÈNE, PARIGI). PAGINA PRECEDENTE: CONSOLE E SPECCHIO MARMARA E LAMPADA SPOT DOG DI HUBERT LE GALL (GALERIE AVANT-SCÈNE, PARIGI).
SOPRA: UN ALTRO ANGOLO DEL SOGGIORNO. POLTRONE THÉODORE DI ELIZABETH GAROUSTE E TAVOLINO MANGROVE DI FRANCK EVENNOU, ENTRAMBI DA GALERIE AVANT-SCÈNE, PARIGI. CABINET DI ERWAN BOULLOUD. SULLA DESTRA, TOTEM IN CERAMICA DI ETTORE SOTTSASS. SOTTO: CABINET CARAPACE DI FRANÇOIS CANTEPACOS (GALERIE GASTOU, PARIGI) E LAMPADA ODILON DI HUBERT LE GALL (GALERIE AVANTSCÈNE, PARIGI). PAGINA PRECEDENTE: CONSOLE E SPECCHIO MARMARA E LAMPADA SPOT DOG DI HUBERT LE GALL (GALERIE AVANT-SCÈNE, PARIGI).
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