SENTIRSI A CASA
Il design del futuro? Sarà sempre più «umano». Parola di Giorgio Armani, che firma a Miami un progetto di «stile totale»
«Alla base del progetto c’è sempre un’enorme ricerca. L’ubicazione e il contesto sono i fattori principali che vengono considerati per intervenire nel modo più rispettoso e coerente possibile, mantenendo l’identità del marchio. In questo caso, la luce e le cromie di Miami hanno giocato un ruolo fondamentale. Così come la presenza dello stile Art Déco, parte della tradizione culturale della città, fortemente presente nella configurazione degli ambienti e nell’arredamento». «Le parti arrotondate e i volumi curvi, alternati a geometrie più pure e nette, sono il filo conduttore che unisce le varie stanze e gli arredi disegnati su misura. Ma lo sono anche i lini patinati e le lacche preziose, esempio della maestria e dell’artigianalità italiana, che ricordano i sofisticati materiali dell’Art Déco. E poi, la texture shagreen, tipica del periodo, reinterpretata in chiave contemporanea, così come i dettagli in metallo, che creano bagliori di luce e scandiscono i volumi degli arredi». «Design e moda sono discipline gemelle. Forma e funzione ne sono il tratto essenziale, risolto in una precisa chiave estetica. La mia filosofia dell’arredo, per esempio, coincide con quella del vestire. Nasce dalla ricerca di purezza, eleganza, sobrietà. La naturalezza sofisticata è il tratto che unisce tutto ciò che faccio, che siano vestiti, hotel o arredi. Lo stile è un punto di vista, declinabile in modi diversi. Il più delle volte, però, in comune c’è l’atmosfera, il concetto, più che gli stilemi. Mi piace esplorare la specificità di ciascuna disciplina».
«SERVE UNO SPAZIO SICURO E ACCOGLIENTE PER CORPO E MENTE» giorgio armani