LE OPERE E I GIORNI
Un muro, un poster, la pittura e poi l’attesa. L’elemento determinante della stencil art di Sten & Lex è il tempo
Il punto di partenza per Sten & Lex è stata la stencil art o, più precisamente, il processo che loro definiscono stencil poster: «Incolliamo un poster al muro, lo ritagliamo, lo dipingiamo e infine distruggiamo la matrice, e lasciamo che gli agenti atmosferici svelino l’opera. Quei brandelli di carta rappresentano la matrice distrutta e la sua non riproducibilità, quindi, un vero paradosso dello stencil».
Così Sten & Lex, romani, si sono distinti per uno stile talmente particolare da permettere loro di affermarsi nel panorama dell’arte urbana internazionale, realizzando opere a Parigi, Shanghai, New York, Monterrey. Composizione, equilibrio, rottura: l’approccio dei due artisti all’arte è concettuale, e costruisce panorami visivi ipnotici. Le loro opere sono capolavori di design e di eleganza, che si sposano perfettamente con il contesto. «L’architettura detta alcune linee guida» spiegano, «ma non tutto si adatta a una specifica parete. Creare un’opera pubblica è un lavoro complesso, che implica grandi responsabilità, soprattutto per l’artista stesso nell’atto del creare». Un approccio minuzioso, matematico, faticoso e a volte frustrante. Ci si accorge, osservandoli, che esiste un ragionamento visionario che ha calcolato ogni singolo dettaglio, anche il degrado che il muro, qualsiasi muro, ha subito e subirà nel tempo. @stenlex