Amica

La Swinging London era anche intelligen­te

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Nick Hornby ha confidato agli amici di aver avuto l’idea di scrivere questo romanzo mentre leggeva una biografia di Lucille Ball, l’attrice brillante statuniten­se la cui notevole bellezza era superata di gran lunga dalla verve messa in mostra nella situation comedy Lucy ed io, che spopolò negli Anni 50. A noi, in effetti, è un nome che dice poco se non per qualche brandello di memoria televisiva, ma per Sophie Straw, protagonis­ta di Funny Girl con cui il cinquantas­ettenne scrittore inglese torna alla vera narrativa dopo sei anni (in mezzo, saggetti e raccontini), è un punto di riferiment­o assoluto. Negli Anni 60, quando Londra si fa swinging e corre verso il futuro, lei arriva dal nord del regno, tagliando ogni radice per diventare personaggi­o di culto, proprio come il suo idolo. È bella, ma vuole andare oltre: sa far ridere e sa che si stanno creando nuovi spazi per le donne. Intorno, il mondo della serie Bbc Barbara (e Jim) di cui è star. Ci sono il co-protagonis­ta Clive “più bello di Simon Templar” che pensa di meritare ruoli più prestigios­i; gli sceneggiat­ori Tony e Bill con il loro inconfessa­bile segreto; il producer Dennis che ama il lavoro tanto quanto odia la snobissima moglie… Ognuno coltiva, in modo più o meno inconsapev­ole, la propria ipocrisia, cosa che però non cancella l’ottimismo di Sophie. Lei, per sfuggire alla monotonia della provincia e al destino di eterna reginetta di bellezza, si è inventata una vita e un ruolo. E ci riesce grazie alla sua intelligen­za.

NICK HORNBY Funny Girl traduzione di Silvia Piraccini Guanda, pp. 380, € 17 libro, € 9,99 e-book

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stata bella un tempo che non essere stata bella
mai, ma i vantaggi della bellezza erano ormai svaniti da tempo”
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“Forse era meglio essere stata bella un tempo che non essere stata bella mai, ma i vantaggi della bellezza erano ormai svaniti da tempo” —

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