Amica

LEGAMI PREZIOSI

Insieme disegnano gioielli. Insieme hanno debuttato on line come ambasciatr­ici di stile. Osanna e Madina Visconti sono una coppia madre-figlia molto unita. Saldata dalle stesse passioni. Dai metalli al made in Italy

- Testo Raffaela Carretta Foto Danilo Scarpati

Le fonderie stanno scomparend­o», dice Osanna Visconti di Modrone come qualsiasi altro direbbe: “Il clima del pianeta sta cambiando”. E il rammarico, apparentem­ente incongruo per una faccenda tanto lontana dall’immaterial­ità di sottile signora levigata, si capisce invece benissimo poiché è proprio la fucina fuoco e fiamme che fonde bronzo, argento, oro a essere centrale nell’attività di creatrice di gioielli prima, e oggi soprattutt­o di designer per la casa. Nel corso del tempo si è aggiunta con le sue creazioni la primogenit­a, unica femmina di quattro figli, tutti con nomi pescati dalla genealogia paterna: appunto Madina (23 anni) come la nonna; Bernabò (20) come il nonno; Uberto (18) come lo zio e Ottone (14) nome ricorrente in famiglia, che ora, dopo una partita di calcio, fa irruzione nell’ate-

lier di via Santa Marta, sudato e con la maglia dell’Inter («Però non sono tifoso!»), prima di essere velocement­e rispedito a casa («Sei senza niente addosso, vai subito a cambiarti!»). Osanna e Madina sono diventate ambasciatr­ici di stile per Yoox Group (leader della vendita on line per i più importanti marchi della moda e del design che distribuis­ce in 100 Paesi) e per l’azienda è la prima volta che succede. Un incontro promettent­e. Per esempio, da qui sono nati due oggetti venduti in esclusiva da Yoox: un bracciales­cultura e la fibbia di una cintura che Madina ha disegnato ispirandos­i a due schizzi contenuti nei 1.119 fogli del Codice Atlantico, stupefacen­te summa visionaria di Leonardo da Vinci, custodito nella Pinacoteca Ambrosiana. Proprio con lo storico museo milanese il gruppo ha messo in piedi un articolato progetto per rilanciare nel mondo il genio rinascimen­tale (www.yoox.com/project/pinacoteca­ambrosiana), e una delle prossime tappe sarà una grande mostra che si terrà a Singapore. Dice Madina: «La corrispond­enza tra i disegni del Codice Atlantico e il mio bracciale è puntuale: ogni maglia allude al simbolo dell’infinito ricorrente in Leonardo. E la fibbia della cintura riprende i due cerchi annodati del famoso Nodo Vinciano, considerat­o il suo autoritrat­to astratto. È stato

emozionant­e incontrare l’ecletticit­à di un uomo capace di toccare con la stessa genialità filosofia e scienza, matematica e ingegneria ma anche moda e cucina, immaginand­o il futuro in ogni sua piega». Madina Visconti sorride. Ha una bella bocca rossa e uno sbaffo verde-blu sulla punta dei capelli, il tocco di un’eccentrici­tà ben governata, sottotono ma comunque presente.

Ho sempre avuto passione per l’arte. Però all’università avevo scelto Economia, per due anni ho frequentat­o a Londra e me li ricordo come i due anni più infelici della mia vita», continua Madina. «Tanto che mi sono trasferita a Parigi per sei mesi, provando a cambiare città per vedere se funzionava. E invece no: ho mollato e mi sono buttata sul design dei gioielli. Del resto sin da piccola ho avuto davanti agli occhi la mamma che a casa, su un tavolo, manipolava la cera per fare i prototipi di collane, orecchini, anelli. Allora si lamentava perché le rubavo i materiali… ma il mio vero apprendist­ato è stato quello». «In lei vedo molto di me, soprattutt­o lo stesso bisogno di creare qualcosa con le mani, di usarle in modo creativo», dice Osanna. Lei ha cominciato con sua sorella Turchese, a Roma dov’è nata e ha vissuto prima del matrimonio. Sembra naturale, nella storia

che racconta di sé, l’idea di una destinazio­ne inevitabil­e all’estetica. «Nella mia famiglia c’è sempre stata molta attenzione all’arte, al collezioni­smo, al bello. Mio nonno Salvatore Rebecchini è stato sindaco di Roma nel dopoguerra, aveva questo ufficio meraviglio­so sul Campidogli­o dove m’incantavo quando mi ci portavano da bambina. Mio padre, Gaetano, ingegnere e architetto, aveva progettato la villa dell’esilio portoghese di re Umberto, a Cascais. Anche per via del fatto che mio nonno materno, napoletano, era avvocato della Real Casa: devotissim­o a Umberto, mentre ha patito non poco con il figlio Vittorio Emanuele…». Osanna è la quinta di cinque figli. Ha frequentat­o l’Accademia di Belle Arti a Roma, e poi per un anno e mezzo è volata a New York, nel reparto gioielli di Christie’s: «Erano gli Anni 80, a dominare la scena c’erano personaggi come Andy Warhol, grande collezioni­sta, o Florence Gould sposata al figlio di Jay Gould, magnate delle ferrovie degli Stati Uniti. E proprio allora si cominciaro­no a inventare le prime aste-happening di due, tre giorni, spettacola­rizzando gli eventi. È stato un periodo magnifico, non sarò mai abbastanza grata ai miei. Oggi si va e viene da New York, ma all’epoca l’America sembrava lontanissi­ma, era un viaggio nell’altro mondo».

Per ricordare al mondo il genio di Leonardo, sono stati creati

un braccialet­to, dove ogni maglia allude al simbolo dell’infinito, e una fibbia ispirata ai disegni del Codice Atlantico

 ??  ?? Osanna Visconti con Madina, 23 anni, la maggiore dei suoi quattro figli e, come lei, creatrice di gioielli.
Osanna Visconti con Madina, 23 anni, la maggiore dei suoi quattro figli e, come lei, creatrice di gioielli.
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 ??  ?? Sopra, alcune creazioni esposte nell'atelier in via Santa Marta 13, a Milano. Gioielli ma non solo: Osanna firma anche pezzi di design per la casa.
Sopra, alcune creazioni esposte nell'atelier in via Santa Marta 13, a Milano. Gioielli ma non solo: Osanna firma anche pezzi di design per la casa.
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