Amica International
Scambiato per una mania generazionale, quella di mostrare se stessi al mondo (almeno a quello digitale), il selfie ha di fatto spalancato orizzonti che vanno ben al di là di un semplice autoritratto. Quelli su hanno generato (con il fenomeno degli influencer) un’economia basata sull’uso della propria immagine, con un’ultimissima - imprevista - novità: con il selfie si può anche pagare. Il “selfie pay” (possibilità di perfezionare una transazione on line facendosi un autoscatto) è già stata testata da Mastercard negli Stati Uniti e in Olanda, e potrebbe arrivare in estate in Italia. Anche ha chiesto di poter brevettare una speciale tecnologia che consente di autentificare un utente tramite foto e brevi filmati, per autorizzare poi un pagamento. Si tratta di uno sviluppo particolare di rinascimento biometrico e, per accertarsi che ci sia una persona davvero e non solo un’immagine dall’altra parte del video, il sistema potrà chiedere di eseguire alcuni movimenti (strizzare l’occhio o simili) prima di passare al saldo.
Il selfie dunque vale. Quello delle star del web, da Gigi Hadid a Cara Delevingne, viene valutato tra 125mila e 300mila dollari. Ma anche i semplici utenti (purché dotati di un minimo di seguito) hanno la possibilità di monetizzare i loro autoscatti, diventando protagonisti di campagne on line di brand di ogni tipo. Questa è l’idea dell’applicazione italiana scegli il marchio di cui vuoi diventare testimonial, fai una foto e, anche a seconda dei like e dei click ricevuti, ottieni dei crediti virtuali da spendere nei diversi siti di e-commerce. L’app americana invece, paga la partecipazione alle varie campagne con un assegno (che viene inviato via e-mail) quando si raggiungono certi risultati e si è lavorato seguendo precise regole. Insomma, possiamo tutti diventare dei selfie-made man/woman.