ROMPETE LE NOTE
Ascolto non convenzionale di partiture, dischi e performance
Ogni partitura sarà ascoltabile. E visibile in un’esecuzione storica. Sense Sound/Sound Sense è un progetto espositivo in cui la componente interattiva è fondamentale. Del resto, è dedicato alle partiture musicali, ai dischi e al rapporto con la musica di un movimento artistico come Flexus. Quello che, presentando tutte le proprie manifestazioni pubbliche come “concerti” che prendevano di mira le convenzioni d’ascolto e i valori obsoleti della musica classica, ha anticipato molte correnti successive (dal concettuale alla video art). Allestita con i materiali provenienti dalla Collezione Luigi Bonotto all’Auditorium Parco della Musica di Roma, la mostra viene inaugurata il 6 maggio da alcune performance, tra cui Natura Morta di Walter Marchetti.
La musica classica di Ramin Bahrami accoglie le incursioni jazz di Danilo Rea. Ed è subito concerto. Anzi due. A Milano il 14 maggio, con replica il giorno successivo, i virtuosi della musica si esibiscono in ...In Bach?, omaggio insolito a Johann Sebastian Bach. Due pianoforti (e quattro mani) si concentreranno sulla produzione meno nota del compositore tedesco, con l’intento di renderne il mondo mistico più accessibile alle nuove generazioni. Il concerto di Bahrami e Rea fa parte della rassegna musicale Jazz al Pavilion. Per cui il mese successivo (esattamente il 10 e l’11 giugno) si esibirà anche il trio Heartland composto da Paolo Fresu, Diederik Wissels e David Linx. Che tornano alla ribalta con un nuovo lavoro discografico, Whistleblowers allargato a quintetto, con la presenza ritmica di Christophe Wallemme (basso) e Michele Rabbia (percussioni).