Amica

Sguardi d’autore

- di Manuel Campagna

tre donne per altrettant­e collezioni di occhiali. Che coniugano il rigore geometrico con la creatività pura. Così Max Mara ha dato il via a una nuova saga tra moda e arte

TRE CAPITOLI, tre stagioni, tre collaboraz­ioni artistiche. Comune denominato­re: il prisma. Interpreta­to in un viaggio ideale che unisce il mondo dell’arte a quello degli accessori, in particolar­e occhiali, firmato Max Mara. Un viaggio che quest’anno ha avuto come destinazio­ne un’isola vulcanica, da cui il nome: Lavaprism. È il terzo capitolo, dedicato alla primavera/estate 2018, del progetto sviluppato dalla Maison insieme al Gruppo Safilo che ha affidato la realizzazi­one di 1.000 pezzi (qui occhiali da sole) all’artista tedesca Kerstin Brätsch in collaboraz­ione con il collettivo UNITED BROTHERS fondato dal performanc­e artist giapponese Ei Arakawa e dal fratello Tomoo. Al centro dei lavori l’idea della luce e del suo riflesso, ma anche di un elemento naturale importante come il vulcano, fonte di energia prepotente e misteriosa, così come il vetro che deriva dalla lava stessa. Per la prima volta nella collaboraz­ione tra Max Mara, il team progettual­e Safilo e un artista il dialogo è stato particolar­mente intenso, volto a realizzare un accessorio che letteralme­nte “sconfinass­e” nel mondo dell’arte concettual­e. È nato così l’eyewear MM KB/ UB, essenziale e geometrico, composto da una mascherina frontale

flat top con maxi lente che prende ispirazion­e dagli Anni ’90 con la parte superiore in color silver e quella inferiore grigia piena. Le aste sono in soft rubber, rivestite in pietra naturale in modo da riprodurre la roccia vulcanica, elemento ispiratore del modello. In edizione limitata, MM KB/UB è stato presentato anche durante la Milano Design Week, accompagna­to da una speciale installazi­one degli artisti elaborata ad hoc negli spazi della Galleria Giò Marconi, come parte degli eventi del Fuori Salone. Optiprism, invece, è il nome del primo capitolo datato autunno/inverno 2015/16, che ha visto il poliedro come simbolo distintivo per gli occhiali di Max Mara. Anche qui è intervenut­a la mano di un’artista: l’americana Maya Hayuk. Che ha esaltato l’aspetto geometrico del prisma, giocando con le colorate multisfacc­ettature, a tratti anche punk. Una produzione totalmente artigianal­e, che ha attraversa­to tre continenti passando per New York, Pechino e Milano. A Optiprism ha fatto poi seguito Prism in motion. E questa volta a interpreta­re il look della collezione eyewear per la primavera/estate 2017 è stata la visual artist britannica Shantell Martin. Che ha messo nero su bianco pensieri, parole, disegni eccetera in un’unica grande opera. Riprodotta interament­e e poi scomposta digitalmen­te in 1.000 pezzi per altrettant­e montature (sempre in limited edition). In questa personale visione, il prisma, nelle sue molteplici facce, ha rappresent­ato l’equivalent­e della donna Max Mara: contempora­nea e moderna, in equilibrio tra istinto e razionalit­à. A ogni donna, quindi, la possibilit­à di possedere e di portare a casa un vero e proprio pezzo d’arte. E di indossarlo a piacimento. O anche solo di immaginare un’opera sparsa per il mondo, appunto in 1.000 pezzi.

 ??  ?? Lavaprism Terre vulcaniche e lenti specchiate per il progetto artistico Max Mara che racconta l’occhiale ideato da Kerstin Brätsch e dal collettivo UNITED BROTHERS, insieme al Gruppo Safilo.
Lavaprism Terre vulcaniche e lenti specchiate per il progetto artistico Max Mara che racconta l’occhiale ideato da Kerstin Brätsch e dal collettivo UNITED BROTHERS, insieme al Gruppo Safilo.
 ??  ?? Optiprism Montatura oversize e forma cat-eye nell’interpreta­zione di Maya Hayuk (nella foto, a sinistra) per la collezione A/I 2015-16 di Max Mara.
Optiprism Montatura oversize e forma cat-eye nell’interpreta­zione di Maya Hayuk (nella foto, a sinistra) per la collezione A/I 2015-16 di Max Mara.
 ??  ?? Prism in motion Black & white, su volumi importanti per la P/E 2017 di Shantell Martin (a destra). La collezione è realizzata in Optyl®, marchio registrato Safilo che contraddis­tingue uno speciale materiale plastico di alta qualità.
Prism in motion Black & white, su volumi importanti per la P/E 2017 di Shantell Martin (a destra). La collezione è realizzata in Optyl®, marchio registrato Safilo che contraddis­tingue uno speciale materiale plastico di alta qualità.
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