EGOISTA per un giorno
Nel cuore della Versilia, c’è un luogo dove è d’obbligo pensare a se stessi per qualche ora. La sola compagnia ammessa è quella di fiale, maschere e acidi che permettono di “rifarsi la faccia”. Senza ricorrere ad aghi o a bisturi
DIMENTICATE gli altri, o voi che entrate. Almeno per un’oretta. Potrebbe essere questo il motto dell’Egoista Spa di Forte dei Marmi ( nomen omen). Proprio come nel viaggio dantesco, questa mia avventura nel mondo del benessere inizia, infatti, con una discesa “agli inferi” dell’Hotel Principe. Una falsa discesa, però. Perché, al piano meno uno, a parte il calore creato da saune e bagno turco, mi attende un vero e proprio paradiso di 400 metri quadrati dove è d’obbligo dedicarsi completamente a se stessi. Qui non possono entrare i bambini, sono banditi i cellulari, le bevande e i cibi intossicanti (a centrifughe e buffet pensa direttamente lo chef stellato Valentino Cassanelli). Sono ben accetti, invece, rughette, cedimenti e pelli grigie che, affidati ai protocolli di Natura Bissé, azienda spagnola esperta di bellezza “tecnologica”, scontano la legge del contrappasso. Il mio trattamento, che dura 60 minuti, si chiama Inhibit e consiste in una sorta di lifting facciale senza uso del bisturi (non sono così coraggiosa, o forse è troppo presto). Inizia in modo soft, con un massaggio a base di oli essenziali che apre i chakra e distende le tensioni, seguito da una dolce pulizia da make up e smog portati da Milano. Il primo momento topico arriva con il Radiance Lifting Peel, il mio battesimo nell’esfoliazione profonda a base di acidi (piruvico, shikimico, azelaico, maslinico e lattico). Spennellato il cocktail su tutto il viso (al di là del pizzicore davvero irrisorio, la sensazione più sgradevole è il gusto metallico che pervade la bocca, ma solo per qualche secondo), viene lasciato in posa per alcuni minuti sotto una maschera di cellulosa che rimuove le cellule morte e schiarisce le macchie scure. Risciacquato il tutto, entrano in gioco gli strumenti che rendono unici i protocolli di Natura Bissé:
per stimolare la microcircolazione, l’operatrice pizzica la mia pelle con una coppetta “effetto vacuum” in silicone, per spazzare via le rughe ricorre, invece, all’Activating Facial Brush (una spazzola sempre in silicone). Poi, torna un po’ di preoccupazione con la siringa per applicare la fiala di Inhibit High Definition Lifting Concentrate, un’iniezione di principi attivi ringiovanenti ad azione riempitiva e scolpente. Simile a un botox, non è così invasiva, né paralizzante: al posto dell’ago, è un piacevole massaggio a farla penetrare in profondità per poi lasciare spazio alla maschera riparatrice e idratante a base di doppio acido ialuronico. Il percorso si conclude con la CC Cream Diamond White SPF 50. La mia pelle è un’altra. La doratura dell’estate non è sparita, ma l’incarnato è più uniforme e luminoso. Conoscendo la mia passione per il sole, mi viene fatta una raccomandazione: niente spiaggia per qualche giorno e crema protezione 50 anche in città. Obbedisco, ma la prossima volta il peeling profondo lo faccio a novembre.