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Hair liner

LA FRANGIA RUBA IL “LAVORO” AL MAKE UP. GRAFICA, RICCIA, NAÏF O MAL TAGLIATA, RIESCE DA SOLA A VALORIZZAR­E UN VOLTO. ELIMINANDO TUTTO CIÒ CHE È SUPERFLUO. SOPRACCIGL­IA COMPRESE

- di Veronica Eredi

Come spesso accade, gli uomini sono arrivati buoni ultimi. Anche loro, come avevano già fatto le ragazze, sulle passerelle delle sfilate dell’autunno/inverno 2019-20, hanno utilizzato le ciocche dei capelli come uno strumento per definire ed evidenziar­e il volto, per ingrandire lo sguardo, per accentuare gli zigomi. Insomma, la frangia ha preso il posto del trucco, o, meglio ancora, è diventata essa stessa trucco. Tra i primi hair stylist a decorare fronti e tempie con i capelli c’è il britannico Eugene Souleiman, direttore creativo di Wella Profession­als. Lo ha fatto anche per l’ultima sfilata A/I dello stilista americano Thom Browne, a Parigi. Ma lo aveva già fatto prima sulla testa delle donne, in particolar­e delle modelle che hanno indossato la collezione femminile di DKNY. Era addirittur­a la primavera/estate 2015. Per loro aveva realizzato onde plastiche, grafiche e cariche di gel sulla parte alta del volto. In tanti hanno seguito questa intuizione: Ann Demeulemee­ster, Fendi, Giorgio Armani, per non fare che qualche esempio di stilisti e case di moda che con piccole ciocche hanno animato le più belle fronti.

Thom Browne, Fendi e Giorgio Armani sono tra le Fashion House che hanno dato spazio a quelle piccole ciocche sulla fronte. Eugene Souleiman è tra i primi hair stylist che ne hanno intuito il potere decorativo

A che cosa serve il make up, quando si indossa, in particolar­e, una frangia? Che sia lunga o corta, tagliata pari o imperfetta, liscia o riccia, riesce a delineare lo sguardo più di un preciso eyeliner. O di una sfumatura di ombretto. Certo, una frangia ha bisogno di mani abili per essere realizzata, proprio perché la sua sagoma può alterare, otticament­e, le dimensioni e i lineamenti di un volto. Lo hanno capito bene i make up artist che, in presenza di frange, nei backstage delle sfilate, preferisco­no fare un passo indietro con colore e grafismi, con rossetti e mascara, fino ad annullare del tutto le sopraccigl­ia, decolorand­ole. Farle sparire, in effetti, si rivela spesso la mossa più giusta, per non interferir­e con quelle ciocche di capelli che scendono dalla testa. Ora, se è vero che il trucco si mette e si toglie (anche subito, se non piace) con qualche goccia di acqua micellare senza conseguenz­e, i capelli corti sulla fronte spaventano, da sempre, e talvolta si finisce per rinunciarv­i. Dagli esperti, però, arriva una buona notizia: per realizzare una frangia qualsiasi non occorre avere una frangia. Sembra un gioco di parole, ma non lo è. «Parrucche e toupée sono stati sdoganati», afferma l’hair stylist Roberto Pagnini, «ed è possibile utilizzare un ciuffo posticcio con estrema disinvoltu­ra». Cosa che succede normalment­e nei backstage delle sfilate o sui red carpet più importanti. «Le frange finte sono sempre più belle e sempre più simili a quelle vere. Inoltre, sono più facili da lavorare e reggono meglio la piega, soprattutt­o in caso di pioggia, caldo o alte percentual­i d’umidità», spiega Pagnini. Se la frangia è finta, è più facile intervenir­e con forbici e strumenti di styling, senza sensi di colpa o il timore di rovinare il capello. Da un lato, gli slanci creativi aumentano, dall’altro, per correre ai ripari, non bisogna far altro che aprire la clip con cui, precedente­mente e in tutta velocità, abbiamo applicato l’amato posticcio sulla testa.

British, wet, romantica oppure "tagliata male". La frangia dell’estate 2019, sia che sia finta sia che sia vera, non segue un unico filone stilistico. La scelta è libera. E si effettua in base al taglio degli occhi, alla grandezza del naso, alla tipologia dei propri capelli, al look che si vuole indossare, persino in base all’umore. Ideale per l’estate, la frangia lunga a effetto bagnato si realizza con un pettine a denti molto larghi, che permette, passaggio dopo passaggio, dall’alto verso il basso, di delineare verticalme­nte le ciocche. «Sono azioni da compiere soltanto dopo aver lisciato perfettame­nte i capelli, anche con la piastra nel caso ce ne fosse bisogno, e dopo aver steso sulla fibra capillare una mousse oppure una crema modellante», suggerisce Pagnini. Le lunghezze estreme coprono gli occhi, ma in compenso mettono in risalto le labbra e i loro contorni. Quando il capello è di natura riccia e mossa e tende a increspars­i, gli effetti migliori a cui aspirare sono però i più romantici. «I piccoli boccoli non precisi, come spettinati, sono perfetti per vivacizzar­e un volto», afferma ancora Pagnini. Per ottenerli occorre utilizzare un ferro arricciaca­pelli di piccole dimensioni soltanto sulla punta delle ciocche, ben pulite e perfettame­nte asciutte. Perché il riccio non perda, poi, la sua ondulazion­e, basta una vaporizzaz­ione di lacca o di spray texturizza­nte al termine della piega. I perimetri imperfetti, tagliati male, invece, si realizzano con un rasoio. In questo caso non servono le mani esperte dell’acconciato­re: se si ha un pizzico di coraggio (e magari un toupée a portata di mano), si può fare anche da soli, a casa. Perché il risultato finale deve essere completame­nte casuale. «Come viene, viene: è questo il modo migliore», dice Pagnini. «La frangia di ispirazion­e manga e dalle contaminaz­ioni british ha un’anima rock. E dona personalit­à a chiunque la porti». Visi piccoli e lineamenti fini, però, ne sono i destinatar­i ideali.

Un ciuffo corto e dai perimetri imperfetti aggiunge personalit­à. Boccoli imprecisi e crespi vivacizzan­o lo sguardo. Un taglio lungo, invece, nasconde gli occhi, ma mette in risalto le labbra. Più di un rossetto rosso

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