Scritture indelebili
Ogni giorno condivide immagini con i follower. Ma i pensieri più profondi li annota ancora su un diario segreto. Modella per caso, BLANCA PADILLA , musa di Givenchy Beauty, dà molta importanza alle parole. Aspettando la laurea in comunicazione, si diverte a lasciare altri segni. Intensi e vellutati Le primissime parolechemirivolge nell’aprire
le porte della suite che Givenchy le ha riservato al JW Marriott di Cannes, dove è arrivata per il lancio internazionale della nuova collezione dei rossetti Le Rouge, sono di scuse per il ritardo accumulato. Blanca Padilla, musa di bellezza della Maison dal 2017, è proprio così, una ragazza d’altri tempi, nonostante abbia solo 24 anni. Educata, rispettosa, elegante nelle movenze e persino nel tono di voce (mai troppo alto), si definisce «amica di tutti, ma allo stesso tempo riservata». Ai suoi 637mila follower regala quotidianamente immagini di una vita da «modella con la valigia in mano», ma i suoi pensieri più profondi li affida ancora a carta e penna. Tiene un diario da quando aveva 12 anni e non ha avuto dubbi sul corso di studi da seguire: comunicazione e marketing. Il suo motto, scritto nero su bianco nella bio del profilo Instagram, è «Rule your mind», controlla la tua mente, «perché solo così si può essere seguiti». A voi decidere se leggerla. O mandarle un messaggio. Sul suo account è sempre pronta a rispondere.
Ha raccontato di essere diventata modella quasi per caso. Che cosa farebbe oggi se quel giorno di sei anni fa non avesse preso la metropolitana? E non avesse incontrato il talent scout che l’ha notata?
Penso che se avessi perso quel treno avrei già finito gli studi in comunicazione e lavorerei nel mondo digitale, perché questo è il momento giusto. È un fenomeno che sta davvero esplodendo. Comunque mi laureerò l’anno prossimo. La carriera di modella ha solo allungato un po’ la strada verso il traguardo.
Perché ha scelto di studiare proprio comunicazione?
Ho sempre amato scrivere. Già da piccola avevo un “giornale di bordo” segreto, in cui annotavo ciò che mi succedeva, le emozioni che provavo, i sogni che avrei voluto realizzare. Qualche tempo
“LEGGO LE NEWS ONLINE, MA NON RINUNCIO AL PIACERE DI FARE LE ‘ORECCHIE’ ALLE PAGINE DI UN LIBRO”
fa ho ritrovato quello di quando avevo 12 anni. Rileggerlo è stato molto emozionante. Ho riso e pianto a ogni frase. È incredibile come ci si dimentichi facilmente chi si era da bambini. I diari servono proprio a questo, a non perdere ciò che si è stati.
Continua ad alimentarlo?
Non più tutti i giorni come da teenager, ma quando sono tranquilla e ho un po’ di tempo mi piace annotare su un quaderno pensieri e parole su ciò che accade intorno a me, su ciò che mi colpisce e mi è di ispirazione. Appunti sulla vita in generale. È un modo per rendere indelebili certi momenti e certe sensazioni, per ricordare ciò che la vita mi ha insegnato, per capire dove ho eventualmente sbagliato e quando posso essere invece orgogliosa di me.
Tra viaggi, studio e lavoro, non avrà molto tempo per leggere... Che cosa sceglie?
Ultimamente leggo molti testi di studio. C’è però un libro che porto sempre con me e non smetto mai di rileggere: è Il potere di adesso. Lo apro a caso prima di dormire e memorizzo le prime frasi che mi saltano all’occhio. Mi aiuta ad affrontare al meglio gli impegni del giorno dopo e a ricordare che cosa è davvero importante. Quotidianamente scorro anche le notizie online per tenermi aggiornata su ciò che succede nel mondo. Ma non rinuncerei mai a un libro di carta. Mi piace il gesto di sfogliare e poter fare le “orecchie” alle pagine più importanti, per averle a portata di mano in ogni momento.
La donna Givenchy è indipendente, elegante e forte. Pensa di essere stata scelta per questo?
Senza dubbio sono una donna autonoma. La mia famiglia mi è sempre stata molto vicina, ma mi ha lasciato libera di volare lontano fin da giovane. Mi sono trasferita a New York a soli 18 anni. Elegante? Cerco di essere bella e in ordine ogni mattina, a parte quando dormo poco (lo dice sottovoce e poi ride, ndr). Sicuramente sono una “cabezota”, una testarda : se ho in mente un obiettivo è difficile che cambi idea. In questo senso sono molto, molto forte.
Chi le ha insegnato a truccarsi?
Mia madre. Ho passato tanto tempo da piccola a guardarla mentre si spalmava la crema e si faceva bella davanti allo specchio. Poi ho continuato, sperimentando su di me. Mi diverte molto. Ora è lei che chiede consiglio. Del resto con un insegnante come Nicolas (Degennes, direttore creativo make up Givenchy,
ndr) vincere è facile: da lui ho imparato a mettere il rossetto con i polpastrelli.
A proposito di rossetti è stata la prima a provare le nuove versioni di Le Rouge. Quale preferisce?
Premetto che uso da sempre il rossetto solo la sera. E sono fedele solo al rosso. Dopo aver sperimentato l’effetto mat poudré di Deep Velvet, però, non ho più dubbi su come lasciare il segno.