VEGANA PER AMORE

Vegan for love È la scelta di Ingrid Newkirk, indomita presidente di PETA. Un debito verso gli animali e la natura The choice of indomitable PETA president Ingrid Newkirk. A debt to animals and nature

meglio nude che in pelliccia”, recita uno degli slogan più celebri dell’associazione britannica People for the Ethical Treatment of Animals (PETA), la cui anima, presidente e fondatrice è Ingrid Newkirk. Negli Anni 80 la guerriera dai capelli biondi faceva parlare di sé indossando candide pellicce bianche insanguinate. Oggi, a 70 anni, non ha smesso di combattere in difesa dei diritti degli animali. Anche perché l’emergenza climatica ha, fra le sue cause, la deforestazione per produrre mangimi che vanno ad alimentare l’industria della carne. «C’è un modo semplice per onorare i valori di gentilezza, empatia, comprensione, rispetto e per avere un minore impatto sul pianeta e sugli altri esseri senzienti: diventare vegani», spiega. «In tutto, dai prodotti per la pulizia della casa al cibo, dall’abbigliamento al tempo libero. Lo scrittore e filosofo Henry David Thoreau scrisse: “Migliaia di persone colpi“WE’D of the the Ethical most RATHER Treatment famous GO slogans of NAKED Animals of the THAN (PETA), British WEAR association whose FUR”, soul, People president says one for and founder is Ingrid Newkirk. Back in the 1980s, the blonde warrior was the talk of the town, wearing blood-stained white furs. Today, at age 70, she has not stopped fighting for animal rights. Deforestation happens because we produce fodder for the meat industry and is one of the root causes at the heart of our climate emergency. «There is a simple way to honor the values of kindness, empathy, understanding and respect and to have a lesser impact on the planet and on other sentient beings: becoming vegans», she explains. «In everything, from household cleaning products to food, from clothing to leisure time. The writer and philosopher Henry David Thoreau wrote: “There are thousands hacking at the branches of evil to one who is striking

“Per vestirmi? Preferisco capi in fibre ecosostenibili come Piñatex, una pelle di foglie di ananas” “Getting dressed? I prefer clothes in eco-friendly fibres like Piñatex, the skin of pineapple leaves”

scono i rami del male, solo una la radice”. Noi dobbiamo fare del nostro meglio per colpire alla radice, invece di limitare l’impegno per la sostenibilità alle parole».

Ecosostenibilità è oggi un concetto di moda, che tanti sbandierano. Ma spesso è solo “green washing”, un fingersi rispettosi dell’ambiente per farsi belli agli occhi dei consumatori. «Nessuno vuole sostenere la crudeltà verso gli animali o le pratiche che portano alla distruzione lenta del miracolo della natura», ammonisce. «Bisogna stare attenti alle aziende che sventolano la parola “sostenibile” troppo liberamente».

Un’iconica immagine dell’attivista inglese la ritrae, qualche anno fa, seduta, intubata e nutrita a forza con un imbuto. Emulava l’allevamento delle oche, prendendo posizione contro il foie gras. «Mi ribello all’idea che le pecore esistano per essere derubate della loro lana e le oche delle loro piume, che i polli vivano per essere appesi per una zampa e uccisi per cucinare un piatto, e che i topi e le scimmie vengano rinchiusi in gabbie per testare shampoo e medicine», incalza. «PETA ha condotto numerose indagini sotto copertura. Siamo in possesso di tanti video e immagini di crudeltà che per me è facile rifiutare tutto ciò che proviene da una politica di “terra bruciata” verso la natura o gli animali».

I PRODOTTI “AMICI”

Questa scelta di rispetto per ambiente ed esseri viventi si concretizza in diversi modi nel quotidiano. «Mi impegno ogni giorno, facendo piccole e grandi cose», racconta. «Per esempio, mi autoimpongo una tassa quando vado al cinema o compro un caffè, che poi dono a PETA o ad altre associazioni. Inoltre, al supermercato, evito i reparti di carne, latticini e uova e compro frutta fresca, verdura, cereali, lenticchie, fagioli, piselli, noci e altri cibi naturali». E con l’abbigliamento? «Quando ho bisogno di rimpiazzare qualcosa nell’armadio, scelgo favolosi, leggeri, pratici capi vegani, preferendo materiali ecosostenibili come Piñatex, una pelle di foglie di ananas. Ho scarpe da tennis fatte con buste di plastica riciclate e pneumatici e una giacca invernale con una caldissima imbottitura senza piume, creata da un brand italiano. Faccio donazioni a organizzazioni per la salute che aiutano gli umani evitando di sperimentare sugli animali».

Vegano e gourmet possono fare rima. PETA attribuisce anche dei Vegan Food Awards. «Non sono una brava cuoca, ma mi sto impegnando a cucinare per amici, colleghi e familiari. Per i compleanni o altre feste mando del cibo vegano in regalo, affinché la persona che lo riceve abbia modo di provarlo e innamorarsene», commenta. «Offro in dono pure prodotti di bellezza privi di lanolina (olio di lana di pecora) e senza proteine animali idrolizzate (provenienti dai mattatoi) e caffè da piantagioni “amiche” degli uccelli. E dal 2020, copie del mio nuovo libro Animalkind ». Di fronte all’emergenza climatica, secondo Ingrid Newkirk siamo ancora in tempo per intervenire, a patto di farlo subito, rifuggendo la violenza. «Per me, la gentilezza è la religione più grande di tutte, e posso solo sperare che in futuro gli occhi, le menti e i cuori di più persone saranno aperti verso le meraviglie di ogni forma di vita, abbracciando questo credo». at the the root”. We must do our best to strike at the root, instead of limiting our commitment to sustainability to words alone». Nowadays sustainability is a fashionable concept flaunted by many. But more often than not, it is only green washing, pretending to be respectful of the environment to look good in the eyes of consumers. «No one wants to support cruelty to animals or practices that lead to the slow destruction of the miracle of nature», she admits. «We must be careful of companies that use the word “sustainable” too loosely». An iconic image of the British activist portrays her, a few years ago, sitting, intubated and being force-fed with a funnel. She was emulating geese in factory farms while taking a stand against foie gras. «I reject the idea that sheep exist to be robbed of their wool and geese of their feathers, that chickens have to be hung up by a leg and killed for cooking and that mice and monkeys are locked up in cages to test shampoos and medicines», she says. «PETA has conducted numerous undercover investigations. We have so much footage on animal cruelty that for me it is easy to reject anything that comes from a “slashand-burn” policy toward nature or animals». FRIENDLY PRODUCTS Choosing to respect the environment and living beings can take place in different ways in everyday life. «I commit myself every day, doing small and big things», she says. «For example, I impose a tax on myself when I go to the cinema or buy a coffee, which I then donate to PETA or other associations. Also, in the supermarket, I avoid the meat, dairy and egg departments and buy fresh fruit, vegetables, cereals, lentils, beans, peas, nuts and other natural foods». And what about clothing? «When I need to replace something in the closet, I choose fabulous, light, practical vegan garments, preferring eco-friendly materials like Piñatex, a skin of pineapple leaves. I have tennis shoes made with recycled plastic bags and tyres, and a winter jacket with a very warm featherless filler, created by an Italian brand. I make donations to health organizations that help humans avoiding experimentation on animals». Vegan and gourmet can rhyme. PETA also awards the Vegan Food Awards. «I am not a good cook, but I am working to become a better cook for my friends, colleagues and family. For birthdays or other parties I send vegan food as a gift, so that the person who receives it has the opportunity to try it and fall in love with it», she adds. «I also offer beauty products without lanolin (sheep’s wool wax) and without hydrolyzed animal proteins ( from slaughterhouses) and coffee from bird-friendly plantations. And since 2020, copies of my new book Animalkind ». As we are faced with this climate emergency, according to Ingrid Newkirk, we still have time to turn it around, provided we take action at once while avoiding violence. «For me, kindness is the greatest religion of all, and I can only hope that, in the future, the eyes, minds and hearts of more people will be open to the wonders of all life, embracing this creed».