Amica

Ravenna dalle mille facce

HA IL CUORE ALLA CAMPAGNA E LA MENTE APERTA AL MARE. LA CITTÀ, DOVE 700 ANNI FA MORÌ DANTE, RISPLENDE, DIVINA, TRA MOSAICI, TESORI NASCOSTI E OASI CON FENICOTTER­I E CIGNI

- Di Maria Tatsos

NON CI FINISCI PER CASO, in questa città. Distante dalle principali direttrici nazionali, è “un’isola di terraferma”, come diceva Dario Fo, dalle molte sorprese. Il mare è a pochi chilometri, ma Ravenna si sente figlia della campagna, da cui ha tratto le sue ricchezze e la sua identità. Anche se la presenza del porto le ha regalato una mentalità più aperta al mondo. Sono nata qui e da questo posto sono partita per studiare a Bologna. Dopo la laurea, grazie a un corso di restauro archeologi­co, per anni ho girato l’Italia per lavoro. Quando ero in dolce attesa di mia figlia Sofia, però, ho sentito il desiderio di rientrare nel luogo natale. Ho ricomincia­to da zero dedicandom­i al mosaico, in un atelier allestito in via Argentario, a due passi dalla Basilica di San Vitale e dal Mausoleo di Galla Placidia, due degli otto monumenti cittadini patrimonio universale dell’umanità Unesco.

Ravenna è stata la capitale del mosaico bizantino in Italia, e non potevo non iniziare dalle riproduzio­ni di opere antiche. A queste ho affiancato una dimensione più creativa: il mio laboratori­o realizza, su misura, qualsiasi oggetto decorato a mosaico. Se poi passeggiat­e per il centro storico, le targhe toponomast­iche musive sono state create da me, dopo aver vinto un concorso indetto dal Comune dieci anni fa. Anche se è stata per tre volte capitale tra il V e VIII secolo d.C., Ravenna non presenta la sontuosità di Ferrara o di Parma. La sua grandezza appartiene a un passato lontano, e persino i tesori più preziosi sono racchiusi in chiese e battisteri di mattoni, talora poco appariscen­ti. Le sue strette vie e le

strade, fiancheggi­ate da palazzi con facciate non troppo ricercate, trasmetton­o l’immagine di un posto tranquillo di provincia, ma non privo di una vita culturale interessan­te. L’area pedonale è raccolta e piacevole da girare a piedi o in bicicletta. Lo shopping ha la sua arteria in via Cavour, dove oltre ai brand più noti è possibile trovare anche qualche proposta all’insegna dell’artigianal­ità. Come il laboratori­o di CocCami & Miranda (coccamiemi­randa.com) con accessori originali, o il negozio ravennate di Pascucci, in via Mentana 12, con i tessuti romagnoli dipinti a mano.

Il salotto cittadino è piazza del Popolo, con il palazzo comunale e i numerosi bar con i tavolini all’aperto. Proseguend­o lungo via Cairoli e via Ricci si arriva alla Basilica di San Francesco e alla tomba di Dante. Quest’anno ricorrono i 700 anni dalla morte del Poeta, che ha trascorso qui gli ultimi tre anni della sua vita. Fu amato dai ravennati, che non hanno voluto restituire a Firenze le ossa del “ghibellin fuggiasco”. In via Ponte Marino inizia invece il Quadrilate­ro del Gusto, una zona punteggiat­a di ristoranti. Il mio preferito è l’Osteria Passatelli (osteriapas­satelli.it) con cucina a vista: prende il nome dalla tipica pasta in brodo di carne, che qui è deliziosa anche in quello di pesce. Per la piadina romagnola prediligo Ca’ de Vèn (cadeven.it), in un palazzo quattrocen­tesco, mentre per un aperitivo vado alla darsena, il quartiere dove giunge il Canale Candiano che collega la città al mare. Amo in particolar­e i tavoli all’aperto con vista sull’acqua di Soul Club (soulclubra­venna.it).

Il mio posto del cuore? Il Mausoleo di Galla Placidia, un edificio a croce greca, costruito da una nobildonna per sé e la sua famiglia. Appena si varca la soglia, si è abbagliati da un tripudio di mosaici: dal volto dolce di Gesù Buon Pastore ai cieli stellati, o ai campi fioriti davvero visionari. Questo luogo aiuta a capire il sincretism­o nell’arte, è il punto d’incontro fra realismo romano e astrazione bizantina. Ravenna è anche natura: a nord di Marina Romea, è fantastico passeggiar­e nella pineta tra il mare e le zone umide che ospitano fenicotter­i, cormorani e cigni.

*Anna Finelli, mosaicista e restauratr­ice, è nata a Ravenna nel 1965. È laureata in Storia antica a indirizzo archeologi­co ed è titolare della bottega artigianal­e Annafietta (annafietta.it).

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 ??  ?? TERRENO E CELESTE In alto. Piazza del Popolo, il cuore pulsante e luogo di ritrovo di Ravenna, in Emilia-Romagna. A sinistra. Uno dei mosaici bizantini - per cui la città è famosa - all’interno della Basilica di San Vitale, il primo di otto monumenti patrimonio dell’Unesco.
TERRENO E CELESTE In alto. Piazza del Popolo, il cuore pulsante e luogo di ritrovo di Ravenna, in Emilia-Romagna. A sinistra. Uno dei mosaici bizantini - per cui la città è famosa - all’interno della Basilica di San Vitale, il primo di otto monumenti patrimonio dell’Unesco.
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