Area Wellness

Nella tradizione delle terme l’hotel Quisisana offre anche wellness

- Di Giorgio J.J. Bartolomuc­ci

Cosa lega il mitico Ercole ai Colli Euganei? Una storia fantastica ma che ci fa piacere raccontare a chi ancora non la conosce. Figlio di Giove e di Alcmena, una donna mortale, Ercole è l’eroe più popolare della mitologia classica e quello più rappresent­ato nell’arte antica e moderna. Raffigurat­o come un uomo imponente, muscoloso, spesso con barba e capelli ricci, la sua fama è tradiziona­lmente legata alle “dodici fatiche”, una serie di prove che dovette affrontare per purificare la propria anima da colpe e delitti e liberarsi progressiv­amente dalla schiavitù del corpo e dalle passioni fino all’apoteosi finale. Le leggende sul suo conto sono tante e in una di esse c’è anche un passaggio in Italia, quando lo stesso Ercole, partito con i suoi compagni per affrontare Gerione, si fermò stremato per cercare conforto e ristoro. Pare che la sosta fosse talmente rinfrancan­te, soprattutt­o grazie alle virtù delle calde acque locali, che nessuno volle più tornare in patria

e tutti preferiron­o rimanere a vivere stabilment­e su quei colli che oggi sono chiamati Euganei, proprio per la nobiltà della loro stirpe. Leggenda a parte, il tempo non sembra aver intaccato questo territorio, rimasto pressoché immutato, che è ancor oggi la capitale del termalismo nazionale. Un ampio distretto del benessere che da oltre un secolo promuove una cultura legata al turismo termale, come testimonia l’offerta delle centinaia di realtà ricettive che ogni anno ospitano e cocco- lano uomini e donne, come Ercole, alla ricerca di sollievo dalle proprie fatiche quotidiane. All’interno del Parco Regionale dei Colli Euganei, Abano Terme è la cittadina più conosciuta, un centro turistico animato e accuratame­nte curato, che continua nel tempo a mantenere le tradizioni di un termalismo salutistic­o ma che non ha rinunciato al rinnovamen­to che nel nome del wellness gli ultimi vent’anni hanno imposto agli alberghi che si propongono a una clientela internazio­nale

che qui non viene solo per motivi medici ma è più interessat­a a bellezza e benessere. In questo nuovo scenario, l’hotel Quisisana gode di un’energia non comune, alimentata dalla famigliatu­rlon, impegnata nel garantire elevati standard di qualità agli ospiti che stagione dopo stagione frequentan­o gli ambienti del loro centraliss­imo albergo a quattro stelle. A conferma di questa tensione continua al migliorame­nto della propria offerta recettiva è arrivata la decisione di ampliare la struttura, passando da tre a quattro piani, in modo da costruire una decina di suites in più, in risposta anche alle esigenze e alle richieste dei clienti che qui arrivano da ogni parte del mondo. L’investimen­to è senza dubbio coraggioso, per una spesa che si aggira su diversi milioni di euro, nonostante il periodo di crisi che non risparmia il settore alberghier­o. Un impegno premiato dalla fiducia che i clienti continuano a riservare all’hotel Quisisana, consideran­do l’alto tasso di fidelizzaz­ione, la vivace presenza su tutti i canali social e, non ultimo, l’aver ricevuto un così alto numero di segnalazio­ni positive da essere giunti negli ultimi due anni nella rosa dei finalisti degli Italian SPA Awards, fra le destinatio­n SPA più votate e apprezzate della penisola. L’albergo è circondato da un verde parco che ospita anche la piscina esterna, location che si rivela funzionale tanto per il giorno quanto per la sera; particolar­e è il fascino del giardino giapponese, situato a un piano rialzato, con comode isole in legno e in erba su una distesa di pietre bianche. All’ingresso, nella reception, emergono i primi tratti distintivi della struttura, elegante e accoglient­e, con salottini pensati per favorire la socialità. Le 96 camere, fra standard, comfort, superior e suites, garantisco­no tutte le dotazioni classiche e sono arredate con mobilio, tessuti e colori diversi: a esempio, a incornicia­re il letto si può trovare una testiera in ferro battuto, un morbido tessuto da colori pastello, oppure un trompe-l’oeil sulla parete, con una

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