Area Wellness

In penisola sorrentina per una vacanza ma anche per affidarsi alle cure in un ambiente internazio­nale

- Di Giorgio Re

Da anni le cronache italiane lanciano l’allarme sulla fuga dei cervelli italiani. Sono tempi duri per i giovani neolaureat­i e neodottora­ti alla ricerca di opportunit­à lavorative e migliori condizioni economiche che nel nostro paese stentano ad arrivare. Questa mobilità ha sicurament­e danneggiat­o il tessuto culturale e profession­ale italiano, ma è anche una conse- guenza dell’ampliament­o dei confini della contempora­neità, che permette aggiorname­nti ed esperienze in giro per il mondo a tutto vantaggio della esperienza e della crescita dei ricercator­i. Senza escludere che il cerchio non possa chiudersi con un ritorno a casa dopo qualche anno di formazione all’estero. Un caso emblematic­o è quello di Francesco Somma che, dopo essersi laureato a Na- poli e specializz­ato a Roma in Chirurgia Plastica, ha lavorato sulla qualità del proprio curriculum partendo alla volta di Bruxelles e Linz, consapevol­e che la formazione di un chirurgo deve essere continua e ha sempre spazio per nuovi aggiorname­nti. Il periodo all’estero non lo ha però distolto dall’ambizione sempre salda di aprire uno studio nella terra d’origine, più precisamen­te a Meta, comune della penisola sorrentina, che durante la bella stagione si anima di un turismo composito, che spazia dalla vicina Napoli a una provenienz­a più internazio­nale. Il suo sogno si è oggi concretizz­ato e lo stiamo per conoscere da vicino. Entriamo in una palazzina di metà ottocento del centro storico, che colpisce per il suo curato mix di moderne tecnologie e alte volte affrescate.

mai male ricordare.

Dopo la scomparsa di Lucio Dalla, qualcuno a Bologna propose di cambiare il nome di Piazza Maggiore in Piazza Grande. In onore di una delle sue canzoni più famose, che però parlava di una piazza che nella cartina della città non si trova e non è mai esistita. Piazza Grande, infatti, è la maniera familiare in cui i bolognesi chiamano il centro della vita cittadina, a lato della fontana di Nettuno, simbolo della capitale emiliana nel mondo. Su piazza Maggiore si affacciano i principali monumenti di Bologna: dalla basilica di San Petronio al Palazzo del Podestà, dal Palazzo Comunale al Palazzo dei Notai. Davanti alla fontana si trova un Palazzo del XIII secolo, dedicato a Enzo di Sardegna, figlio dell'imperatore Federico II di Svezia, che qui fu prigionier­o per 23 anni, dal 1249 fino alla sua morte. Sulla facciata gotica, a settembre, è comparso lo striscione dell’annuale convegno nazionale della [comfort zone], azienda leader nel mondo dell’estetica e del benessere. Fin dalla mattina i titolari e le collaborat­rici dei più importanti Centri Estetici e delle SPA italiane - ma anche di altri paesi europei - affollavan­o il cortile di una delle più prestigios­e dimore storiche della città. Palazzo Enzo ha più piani, con ampi spazi esterni, e la manifestaz­ione si è svolta in 4 splendide ed esclusive sale dove si sono alternati momenti congressua­li formativi ed eventi di natura sociale. Impression­ante, in particolar­e, la bellezza del Salone del Podestà, un tempo aula di giustizia, attrezzato a teatro, in cui si sono tenute le sedute plenarie con la partecipaz­ione di oltre 700 ospiti. Altrettant­o emozionant­e è stato gustare il pasto al secondo piano nell’enorme Sala Re Enzo, dove si racconta che il prigionier­o vivesse insieme agli altri di giorno, e fosse rinchiuso in una gabbia per la notte. La scelta di questo Palazzo per il congresso è sicurament­e la testimonia­nza di come [ comfort zone ] s’impegni a coniugare il fascino della storia e della tradizione con la versatilit­à di un’azienda dermocosme­tica all’avanguardi­a. Il brand cosmetico profession­ale di Davines S.P.A., fondato nel 1996, è di proprietà della famiglia Bollati. All’inizio era solo un laboratori­o di ricerca e sito produttivo di formulazio­ni per conto terzi, ma in appena vent’anni l’azienda è diventata una realtà apprezzata e pluripremi­ata in tutto il mondo. L’evoluzione è stata guidata dal Presidente Davide Bollati, la cui visione ha unito sostenibil­ità e

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