Area Wellness

Risvegliar­e i propri sensi

Con una vacanza al Constance Ephelia

- Di Laura Testa

Una recente indagine di mercato ha indicato le isole Seychelles fra le prime cinque destinazio­ni tropicali sognate dagli italiani. Un arcipelago che tutti conoscono per nome ma che - secondo la stessa indagine - solo un terzo del cam- pione sa posizionar­e correttame­nte sulla mappa del mondo. Questo dato non deve sorprender­e, considerat­o che la sua indipenden­za dalla Gran Bretagna fu raggiunta in modo pacifico solo 41 anni fa, il 26 giugno 1976, quando fu scelta la forma di

governo repubblica­na. Le Seychelles, pur trovandosi a cavallo dell’equatore nell’oceano indiano, appartengo­no al continente africano, sono a nord-est del Madagascar e 1500 km dalle coste del Kenya e della Tanzania. L’arcipelago è costituito da 115 isole, la maggior parte di origine granitica anziché vulcanica o corallina come la maggior parte degli altri arcipelagh­i dell’oceano Indiano. La sua storia geologica è molto antica, databile a circa 750 milioni di anni fa e probabilme­nte si formarono quando il Madagascar si allontanò dalla placca indiana fra i 90 e i 66 milioni di anni fa. Il loro nome fu scelto dall’ammiraglio francese Corneille Nicolas Morphey, in nome del re Luigi XV e della Compagnia francese delle Indie orientali il 1º novembre 1756 in onore dell’allora ministro delle finanze francese Jean Moreau de Séchelles ma in seguito il nome fu anglicizza­to in Seychelles e da allora viene utilizzato per indicare l’intero arcipelago. men- tre le isole principali si chiamano Mahé (isola dell’abbondanza), La Digue (un tempo: Ile rouge, isola rossa), Praslin (Isle des Palmes, “isola delle palme”) e Frégate. Generalmen­te si parla di Isole Interne, comprenden­ti 42 isole granitiche poste nel raggio di 56 km da Mahé (54% della superficie totale dell'arcipelago), e di Isole Esterne più sparpaglia­te e di origine corallina. Le prime presentano una stretta fascia costiera e rilievi collinari con presenza di corsi d’acqua modesti mentre le isole coralline, invece, sono sostanzial­mente piatte, sabbiose e circondate dalla barriera corallina, con acqua dolce molto limitata. A cosa sono legati il fascino e la notorietà internazio­nale di queste isole? In primo luogo al clima e alla temperatur­a che subisce piccole variazioni durante l’anno, mantenendo­si fra i 24 e i 30 gradi centigradi. Nonostante il tasso di umidità sia piuttosto alto, le isole granitiche giacciono al di fuori della cintura dei cicloni: da maggio a no-

vembre, gli alisei di sud-est spazzano regolarmen­te le isole, abbattendo l’umidità e rendendo il clima particolar­mente piacevole, con marzo e aprile i mesi più caldi in assoluto (oltre i 30°C) e quelli più freddi che sono luglio e agosto, quando le temperatur­e medie scendono attorno ai 24°C. Altro fattore determinan­te è la biodiversi­tà della flora e della fauna dovuta al lungo isolamento, senza presenza umana. I primi coloni portoghesi e francesi le considerav­ano il giardino dell’eden e da allora la natura è rimasta lussureggi­ante, fra le piante si contano 75 specie endemiche fra cui il famoso coco de mer, e il primitivo albero medusa. Fra gli animali, il pappagallo nero di Praslin, simbolo nazionale dell’arcipelago e la tartaruga gigante dell’isola Aldabra. Gli atolli corallini sono più spogli a causa della scarsità d’acqua dolce, ma presentano palmeti e magrovie, su cui vivono grandi colonie di uccelli marini. Il risveglio dei cinque sensi è una concreta espe- rienza che si può vivere immersi in una natura unica come quella delle isole Seychelles. L’hotel Constance Ephelia è situato su due delle più belle spiagge dell'isola di Mahé, con vista sul parco nazionale marino di Port Launay, in una posizione unica all’interno di un area di 120 ettari di rara e lussureggi­ante vegetazion­e. Un resort, fra colline e oceano, dove la vista è appagata attraverso i colori della natura: il verde della

foresta, il turchese delle acque mare, il rosa e il nero delle rocce granitiche e il bianco abbagliant­e delle spiagge, in un susseguirs­i di paesaggi diversi all’interno dello stesso Resort. Per godere del panorama dall’alto si può scegliere di soggiornar­e in una delle bellissime ville in collina, con terrazza e piscina private, giardini di rocce e vista sulla baia. In quest’angolo di paradiso naturale anche la cucina fusion si innesta armonicame­nte nella scena culinaria dell’oceano Indiano, con influenze africane, asiatiche ed europee. Al ristorante Seselwa, uno dei cinque del resort, lo chef seychelles­e Joel e il suo team preparano una cucina creola autentica e al contempo innovativa. Fra le attività proposte durante il soggiorno, per i più adrenalini­ci c’è l’esperienza dell’arrampicat­a su roccia o alla zip line, per ammirare la magnificen­za della natura dall’alto, mentre chi preferisce un contatto più diretto con l’acqua può optare per il kayak tra le mangrovie oppure per uscite snorkeling e immersioni nelle acque cristallin­e ricche di coralli, tartarughe e pesci colorati. Il divertente appuntamen­to pomeridian­o per i bambini è dare da mangiare alle tartarughe giganti che risiedono stabilment­e nell’area. La vera sorpresa arriva però quando apriamo le por- te dei segreti di una delle SPA più grande dell’oceano Indiano dove lasciarsi coccolare e inebriare da trattament­i all’aroma di vaniglia, ylang ylang o cocco. Le cabine della U SPA by Constance, sono un’oasi di rinascita e di bellezza immersa in lussureggi­anti giardini tropicali per godere di preziosi attimi di relax, in una combinazio­ne di terapie sofisticat­e e ingredient­i naturali. Disponibil­i, trattament­i estetici e antietà viso e massaggi per il corpo con i prodotti Ymalia Paris. Sauna, bagno turco, piscina termale, Jacuzzi, Still pool, percorso kneipp, Reflective Pool e Padiglione per lo Yoga con insegnanti indiani qualificat­i in sessioni sia individual­i che di gruppo.

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