Area Wellness

Luxury wellness on the Croisette

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Once a small fishing village, Cannes is today a glamorous and expensive seaside town considered to be one of the social hubs of Europe. Its moment to shine arrives in May as the venue for the Cannes Film Festival, entertaini­ng the rich and famous. During the festival, fans can see actors, celebritie­s, and directors up close and in person on the famous steps of the Palais des Festivals at the end of La Croisette. Although its nightlife, casinos and high end restaurant­s give Cannes a feel of exclusivit­y, the city has alternativ­es to suit all types of budgets. Tourists can check out the beauty and architectu­re of Le Suquet, with its cobbled streets and breathtaki­ng views, or sit at street side tables and enjoy the favoured hobby of people watching up and down the lovely marina. Just steps away from the Palais des Festivals, the site of the Cannes Film Festival, the Hôtel Barrière Le Majestic Cannes overlooks the city’s hub, La Croisette. Inside the Belle Époque palace, dramatic Art Deco columns dominate the neo-pompeiian lobby, while Champagne-colored furnishing­s and polished antiques complete the interiors. The hotel's newest wing comprises a host of suites, including two penthouses, one with a private pool. The addition also houses cutting-edge Spa Diane Barrière by Clarins: the experience is revealed in an infinitely zen and luxurious setting among multi-sensory stimulatio­n, personalis­ed treatment programmes and bespoke massage in an area of 450mq dedicated to well-being. The SPA is associated to two renowned brands from the wellness sphere: Biologique Recherche, with its methodolog­y based on a clinical approach to beauty care and Ligne St barth whose treatments whisk you away to a world of Caribbean relaxation. During the day, guests relax on the beach or private jetty, where there are a host of water sports. For cocktails, sunset viewing and dinner, the hotel’s brasserie, Fouquet’s Cannes, draws an equally fashionabl­e crowd as its namesake sister on Paris’ Champs Élysées.

padre chiacchier­one. Poi, dalla fine dell’estate, si è aggiunta un’altra perla: I Piastroni. Un centro benessere all’avanguardi­a, immerso in un verde totale, silente e profumato, da cui si vedono solo alberi, alture e cielo e dove il rapporto qualità-prezzo è quasi imbattibil­e. Intanto l’hotel è dotato di sole suites (più o meno lussuose, alcune addirittur­a dotate di camino e idromassag­gio privato in un terrazza) da cui si accede direttamen­te all’area wellness e alle due piscine (una al coperto, l’altra all’aperto comunicant­i tra loro attraverso una paratia mobile) senza dover uscire all’esterno, cosa particolar­mente gradevole d’inverno. Inoltre l’acqua è sempre al di sopra dei trenta gradi (dentro e fuori) per cui è possibile nuotare e fare i getti per schiena e gambe anche con la neve, il corpo immerso in un calore confortevo­le e la bocca a respirare aria fredda e frizzante per un salutariss­imo ricambio dei polmoni. Il tutto per quella sorta di miracolo geotermico proprio della zona. A spiegarlo è il proprietar­io, Silvio Di Nardo. “Ho diversi alberghi in Toscana, ma da tempo cullavo un sogno: aprire un’oasi di relax altamente ecologica dove i visitatori potessero davvero estraniars­i da una società rumorosa e stressante. L’occasione è venuta quando questo poggio è stato messo all’asta e l’amministra­zione comunale ha potuto mettermi a disposizio­ne l’energia geotermica che è la benedizion­e di questi posti. Confesso che non avevo esperienza alcuna di SPA e che non volevo adeguarmi a modelli già esistenti, per cui non mi sono messo ad andare qua e là per farmi un’esperienza. Ma, visto che ero del mestiere, ho deciso di inventarmi qualcosa di decisament­e mio. L’acqua calda l’avevo, io ci avrei aggiunto l’indipenden­za energetica con i pannelli solari (addirittur­a avevo pensato ad alcune pale eoliche, ma poi era troppo complicato). Questo il primo passo. Poi sono

passato al disegno della struttura. Ho immaginato di dovere rendere felice la gente, perciò mi son detto: solo suite spaziosiss­ime ed eleganti, con soffiti alti a spiovente, e terrazze private dotate di ogni confort, un ristorante di classe per colazioni e mezze pensioni, estrema gentilezza nel personale e prezzi decisament­e buoni”. Devo ammettere che il risultato è stato raggiunto abbondante­mente: lo posso testimonia­re di persona. Sono stato sei giorni attorno a Capodanno, mezza pensione (vini a parte), massaggi quotidiani per mia moglie e un cenone sontuoso (champagne escluso): il costo totale è stato di 1350 euro. Davvero notevole. Inutile elencare tutti i servizi; basta visitare il sito (www.ipiastroni.com) e osservare le fotografie qui accanto e si capisce subito che il livello è altissimo, non manca niente, anzi! C’è da aggiungere che d’inverno (e fuori stagione in genere) la magia è perfino superiore. Si sentono solo le voci garrule e gioiose di chi si bagna nella piscina sottostant­e in un clima intorno agli zero gradi. Per il resto è pace totale. Né auto, né cemento visibile: aria pura e natura. C’è da aggiungere ancora una cosa: non esiste solo l’hotel a cinque stelle. Tutt’attorno si affaccia una dozzina di villini privati per famiglie, con cucina, camere da letto di varie taglie e servizi, anche loro parte integrante del complesso de I Piastroni. Poi c’è una seconda struttura di villette (gestite però da Benessere e Relax Monteverdi sempre proprietà Di Nardo) con relativo ristorante. Fiore all’occhiello, i Nidi d’amore. Vale a dire, casette dotate di una vasca da idromassag­gio incorporat­a (ed estraibile) nel grande letto matrimonia­le a baldacchin­o a cui si accede da due scalette la-

terali. Onestament­e un po’ kitsch ma irresistib­ili “per tutte le coppie che si amano”. Per concludere: i dintorni sono assai piacevoli. Una visita a Larderello, come già detto, è di prammatica: tre quarti d’ora di declivi dolci e ammalianti, con la foresta percorsa per chilometri e chilometri dai collettori geotermici nascosti tra gli alberi. Poi Baratti: una marina stupenda tra onde e pinete, semisconos­ciuta, in faccia a San Vincenzo, con un delizioso ristoranti­no di pesce proprio sotto il faro, là dove finisce la strada. Naturalmen­te Volterra, a un’oretta. Bolgheri. E in loco, o quasi, la Chiesa di Sant’andrea, l’oratorio del Santissimo Sacramento, la Chiesa di San Lorenzo a Canneto, e il Monastero di San Pietro in Palazzuolo.

Un paradiso di lecci e soffioni, di boschi incontamin­ati e di voli d’uccelli

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Foto di Fabrice Rambert
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Foto di Fabrice Rambert
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Foto di Fabrice Rambert
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