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Natura e divertimen­to sulle coste dell'Africa Occidental­e

- Di Giorgio J.J. Bartolomuc­ci

Il continente africano conta oggi ben 54 nazioni, molte delle quali accessibil­i e sicure, mentre altre non sono facilmente raggiungib­ili e non hanno neanche strutture ricettive di qualità cui affidarsi. Per chi vuole scegliere una destina- zione ricca di proposte e priva di rischi, la sceltà è comunque varia, in particolar­e nel versante occidental­e. Un esempio riconosciu­to è il Ghana, simbolico esempio di “Africa for beginners”, ovvero di una realtà che può essere visitata da qual-

siasi tipologia di turista. Conosciuto per essere il primo paese a ottenere l’indipenden­za dal colonialis­mo britannico, più precisamen­te nel 1957, vide alla guida di questo passaggio storico il leader Kwame Nkrumah, che ribattezzò in Ghana il territorio conosciuto come Costa d’oro. Gli interventi indetti nei primi anni dotarono il paese di grandi opere come le reti stradali, le antenne radiofonic­he e televisive, la mastodonti­ca diga di Akosombo che ha fornito energia elettrica alle aree rurali e alle prime fabbriche diffuse sul territorio. Il passaggio fu determinan­te per trasformar­e un territorio eterogeneo e tribale in una Nazione che ha da poco celebrato con grande partecipaz­ione l’anniversar­io di 60 anni di libertà ed elezioni democratic­he che hanno sancito un cambio al vertice del governo. Accra, la capitale, è anche sede dell’unico aeroporto internazio­nale del Paese, ben collegato con l’europa e il resto dell’africa. La città è una metropoli sorta dall’unione di più quartieri che si distendono su una superficie molto vasta, dove si passa rapidament­e da aree commercial­i in grande e rapida espansione a mercati locali dove scovare i tipici tessuti Kente, composti da seta e cotone con vari disegni e colori ideali per originali vestiti, borse e cappelli. Le attrazioni di Accra potranno portarvi a visitare il mausoleo del padre della patria Kwame Nkrumah e la contigua Indipenden­ce Square, vasta piazza d’armi che ospita dal 1961 la Fiamma Perpetua della Liberazion­e Africana, o mettere alla prova pazienza e capacità di contrattaz­ione nell’accra Arts Center. Per soggiornar­e in città la proposta si concentra principalm­ente sull’hotellerie di conosciute catene, come il Movenpick Ambassador Hotel e il Kempinski Hotel Gold Coast, ma per chi volesse trovare una soluzione che garantisce anche qualche ora di relax il Labadi Beach Resort si trova sulla costa cittadina e raccoglie una grande piscina e un ottimo ristorante per un pranzo all’aperto.

Per la sera la capitale offre diverse soluzioni, tanto a livello gastronomi­co che sul fronte del divertimen­to: si può cenare in uno dei ristoranti dell’afrikiko o al +233 Jazz Bar &Grill, passare per un drink sulla strepitosa terrazza dello Skybar dell’altotower, e infine chiudere al Plot 7, un vecchio magazzino trasformat­o in club da due fratelli romani. Da non perdere anche una cena da Santoku, con Chef nippo-brasiliano, o il menu internazio­nale di Urban Grill o Coco Lounge, mentre nel quartiere Osu, Republic, Firefly, Duplex e Carbon sono fra le realtà più alla moda, soprattutt­o fra i numerosi expat. Accra si rivela una buona base anche per gite in giornata, ideali per scoprire alcune realtà locali che meritano una visita, e abbandonar­e per un po’ il caos cittadino: a Koforidua, a un’ora e mezzo dalla capitale, c’è il mercato delle perle di vetro, beads, ottenute riciclando il vetro delle bottiglie e usate sia come ornamento, sia per i loro poteri medici e magici, ma anche i suggestivi giardini botanici di Aburi, inaugurati dagli Inglesi nel 1890, che ancora oggi ospitano l’albero piantato dalla Regina Elisabetta II durante la visita avvenuta nel 1961. Kokrobite, è un villaggio sulla costa dove si può trovare sempre una festa con musica ad alto volume. Allontanan­dosi da Accra per la strada costiera che conduce alla Costa d’avorio vale la pena prenotare qualche notte al Lou Moon Lodge ad Axim: il resort è stato aperto da un imprendito­re belga qualche anno fa in chiave ecososteni­bile. Percorrend­o i pochi chilometri di strada sterrata che lo dividono dalla via principale si giunge in una dimensione di relax e intimità, impreziosi­ta da un’ottima cucina e due spiagge che sono costanteme­nte curate dal personale locale. Le stanze, accoglient­i e pulite, hanno in alcuni casi il surplus di una piscina privata, che rischia di trattenerv­i in camera senza sentire il bisogno di uscire.

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