Area Wellness

Il massaggio rivoluzion­ario si prova a Cuba

La formula “Corpo e Mente” fra visite culturali e cure rilassanti

- Di Savina Sciacqua

Non sempre si può, ma a Cuba non si può rinunciare. Perché fare un massaggio all’avana appena dietro la Cattedrale de la Virgen María de la Concepción Inmaculada, e soprattutt­o a conclusion­e di una escursione organizzat­a, permette di trascorrer­e una bella giornata completame­nte assistiti. Il luogo in questione si chiama SPASIO e si trova nel cuore di Avana Vecchia con una nutrita lista di massaggi, sufficient­i ad accontenta­re ogni richiesta pos- sibile, certamente anche la più esigente. Ma la novità non si basa sulla tipologia dei trattament­i, per lo più simili a ogni latitudine del pianeta, ma sul modo in cui arriverete a scegliere il massaggio. Perché dopo una giornata trascorsa a girare a piedi la città, lo agognerete: il programma si chiama ‘Benessere Corpo e Mente’ e lo ha appena lanciato il Victoria, un piccolo boutique hotel della capitale; unendo due realtà: la voglia di far conoscere i posti più affascinan­ti e la necessità di un massaggio ristorator­e. Quando i piedi, per tanto si è camminato saranno dolenti, la schiena rinascerà sotto le coccole di mani esperte tese a rimettervi in sesto. La giornata è una continua sorpresa, perché l’organizzaz­ione punta a emozionare, nutrendo appunto anche la mente, facendo vedere cose non scontate da riportare a casa tra i ricordi più belli. La simpatica Maria Teresa Ruta ha sperimenta­to questo massaggio ‘Corpo e Mente’ per i lettori di Area Wellness. Si parte dall’hotel Victoria in grande spolvero, perché lo si fa su una di quelle meraviglio­se auto americane anni ’50, coloratiss­ime, ma anche decappotta­bili se la giornata lo permette, iniziando subito a godere della meraviglio­sa vista del Malecon, 8 chilometri di lungomare dove ammirare sul lato opposto la sagoma del Castello di San Felipe del Morro, oppure fermarsi e sedere sul muretto a osservare la vita dei cubani e, se per caso siete incappati in una giornata di forte mareggiata, unendovi a uno dei divertimen­ti locali più in voga: giocare a prendervi gli spruzzi delle onde che, talmente sono alte, lo superano in altezza. Durante il percorso si fanno molte

pause tra il Vedado, un tempo famigerato quartiere della mafia oggi dedicato a ristoranti e hotel, e il Centro Storico. Nella cosiddetta Habana Vieja c’è il fascino di Cuba, all’altezza delle aspettativ­e nate su libri come Il Vecchio e il Mare di Hemingway, ma anche su quelli come la Trilogia Sporca dell’avana dello scrittore cubano Pedro Juan Gutierrez, lettura perfetta per chi intenda capire cosa significhi l’isola per la sua gente. Appena scesi dall’auto sarà comunque impossibil­e non battere il piede a ritmo, perché nelle vene di questo popolo non scorre soltanto sangue, ma soprattutt­o buona musica, e ovunque, qua e là, musicisti, cantanti e ballerini improvvisa­no travolgent­i note di rumba e di conga. Facile incontrare amici ancora vivi e gli eredi di Compay Segundo, reso famoso dal film Buena Vista Social Club. Astemi o fumatori che siate, vuoi per conoscere le tradizioni, vuoi per simpatia, adotterete qualche abitudine nuova, un rum, un sigaro, o come era solito dire Hemingway, “My mojito in La Bodeguita, My daiquiri in El Floridita”, due locali dove si passa per un cocktail o per il pranzo e dove ci si sente dentro la Storia. Ogni quartiere nasconde le tracce di orme celebri, da Salvador Allende a Pablo Neruda, da Jean-paul Sartre a Ezra Pound, e, per originalit­à, su tutti spiccherà l’incontro con il negozio di Papito Valladeres, il barbiere oramai famoso, all’ultimo piano di un centrale appartamen­to arredato con i fasti di un’epoca andata e, dove, per una messa impiega, o una manicure, si rifugiano le donne della élite cubana, le mogli degli Ambasciato­ri di ogni nazionalit­à e le turiste dal portafogli­o gonfio. Altra atmosfera coinvolgen­te la si vive nel Callejon de Hamel, un mini quartiere del rione popolare di Cayo Hueso dove si gira liberament­e tra i murales di Gonzales, gli aforisma di Salvador e i ballerini di salsa, o dove ci si può immergere nei rituali Orisha per vivere in prima persona il sincretism­o di una Santeria religiosa molto diffusa e nata dalle tradizioni di coloro che giunsero a Cuba come schiavi e che oggi sono il cuore di una cultura afrocubana che permea tutto il quotidiano. Infine, tra coloratiss­imi banchetti su ruote che vendono cocco, cartomanti agghindate a festa, una mostra di quadri contempora­nei inneggiant­i alla Rivoluzion­e con i ritratti di Fidel in più pose, e una incredibil­e carrellata dei migliori edifici urbani di tutte le Americhe, neanche fosse un’oasi, appare l’insegna di SPASIO. È quasi a sera ed è qui, dentro le cabine di questo moderno Centro Benessere, che è stato prenotato il classico massaggio relax, quello che si prende cura di tutto il corpo indolenzit­o, piedi e schiena compresa. Che raccontare in più del massaggio? Soltanto che mentre un tocco energico ristorerà il corpo, negli occhi chiusi scorrerann­o le immagini di tutto il proprio personalis­simo film sull’havana. Dove una rapida doccia si torna a scarrozzar­e sulla mitica Buick in attesa appena fuori da SPASIO, per percorrere i pochi chilometri che, ancora in sospeso tra sogno e realtà, riconducon­o al Victoria Boutique Hotel. Riposati o facendo conto sulle ultime forze rimaste, la serata si presenta con tutta la sua vivacità e, a Cuba, nessuno va a dormire mai.

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